Il plastico coi trenini di Solto Collina, che prima piaceva e ora non va più bene: «Si lasci fino alle elezioni»
L'ex sindaco aveva rigettato la donazione (dopo un anno) con delibera. Intanto in paese appaiono scritte ingiuriose contro Consoli

Foto dalla pagina Facebook di Giovanni Boileau
Tanto era piaciuto quando veniva esposto durante le Giornate del Fai, che adesso non va già più bene: l'imponente plastico con i trenini, esposto nella biblioteca di Solto Collina e donato un anno fa, tramite delibera, al Comune dal suo creatore, il signor Giovanni Boileau, rischia di essere smantellato.
L'improvviso cambio d'idea
Il motivo? Poco prima di dimettersi ed essere poi sfiduciato nel corso del Consiglio comunale del 29 maggio scorso (al quale non si è presentato), l'ex sindaco Maurizio Esti con una nuova delibera di Giunta l'ha "rispedito al mittente", spiegando che i costi di mantenimento sarebbero troppo alti. Boileau, come condizioni perché il plastico rimanesse all'Amministrazione, aveva chiesto il divieto di alienazione, la pubblicizzazione della sua opera da parte del Comune e la pulizia del locale dove era stato montato.
Tuttavia, dopo che per mesi la creazione del cittadino, che abita in paese ma è originario di Lovere, è stata motivo di vanto, all'improvviso è diventata un problema. Insomma, un cambio repentino d'idea, con la spiegazione che mantenerlo sarebbe un onere troppo grande sia per l'allora Amministrazione (adesso, com'è noto, in Municipio c'è un commissario) che per quelle future. Con mandato, al tecnico comunale, di ordinarne lo smantellamento entro due settimane.
Chiesta una deroga al commissario
Poco importa che Boileau, per realizzarlo, ci ha impiegato degli anni e che per smontarlo ci impiegherebbe una quantità di tempo spropositato, lui che peraltro ha 84 anni. Dispiaciuto per la piega che hanno preso gli eventi, l'uomo ha chiesto al gruppo di ex consiglieri firmatari della mozione di sfiducia di fare da intermediari con il commissario Beatrice Mariano, domandandole di posticipare l'eventuale smantellamento fino all'elezione del nuovo sindaco.
Quindi, alla primavera dell'anno prossimo, lasciando a quest'ultimo il compito di decidere se confermare la decisione di Esti, oppure tenersi un lavoro di modellismo che, tra l'altro, costa diverse decine di migliaia di euro, dato che alcuni pezzi sono anche molto rari.
«Boileau ha 84 anni, ha impiegato diversi di questi ultimi per allestire con grande impegno il suo plastico nella stanza della biblioteca, poi donato al Comune e mostrato durante le Giornate del Fai e altri eventi. Per smontarlo ci impiegherebbe davvero tanto tempo e ha una certa età, inoltre è rimasto spiazzato da questa inversione di marcia che in pratica, dato il precedente atteggiamento favorevole dell'Amministrazione, non ha alcun senso» ha commentato l'ex consigliere dell'opposizione Filippo Cassarino di "Uniti per la Collina".
«Tra l'altro, non si capisce come Esti abbia trovato i soldi, per esempio, per regalare i pulciotti ad alcuni cittadini, come aveva fatto ogni anno, mentre non ci è riuscito per mantenere un'opera mostrata in varie occasioni. Comunque, il realizzatore del plastico si è rivolto a noi, affinché chiedessimo al commissario di rimandare lo smantellamento al post elezioni. Dopo che ci siamo riuniti, so che Tino Consoli (l'ex vicesindaco, ndr) ha fatto una richiesta in questo senso, ma non è ancora arrivata una risposta in merito».
Scritte ingiuriose contro Consoli
Intanto, proprio l'ex braccio destro di Esti, poi alleatosi con l'opposizione dopo che il sindaco gli aveva tolto (senza avvisarlo) delle deleghe, è protagonista suo malgrado di una poco piacevole faccenda. In seguito alle dinamiche che hanno portato allo scioglimento del Comune, pochi giorni fa, sulla strada che dal paese conduce alla panchina gigante di Fonteno sono apparse delle scritte, fatte con vernice spray, con insulti molto pesanti nei suoi confronti. Scritte le cui foto sono poi circolate tramite alcuni canali, poi pubblicate su Facebook da "Rinnovamento per Solto", la lista di Esti.
«Forse qualcuno ha compreso la "verità" prima di noi? Errore nostro, ci scusiamo con i cittadini» il commento a corredo dello scatto, postato da chi gestisce la pagina. Le scritte sono poi state cancellate, lo sconcerto in paese no. «Non mi sembra normale che un gruppo politico pubblichi frasi del genere per commentare quanto successo, è a dir poco inopportuno» ha concluso Cassarino.