Il regolamento anti-movida cambia: un'ora in più, ma non per tutti i locali
Niente allentamento per i locali dove, già in passato, si sono verificati problemi. Neppure se subentra un altro titolare
Il consiglio comunale ha approvato nella serata di ieri (lunedì 4 aprile) le modifiche al regolamento anti movida vigente in città: concessa un’ora in più ai titolari dei locali, che potranno attuare la somministrazione di bevande all’aperto fino all’una di notte durante la settimana e fino all’una e mezza nel fine settimana, invece del precedente orario che fissava il limite a mezzanotte e mezzanotte e mezza. Quest’ultimo orario rimarrà invece vigente per i locali presenti nelle zone in cui, già in passato, si sono verificati problemi.
Le stesse regole saranno valide anche per gli estivi ed i dehors e, in base al regolamento regionale, in caso di subentro dell’attività da parte di un nuovo gestore, rimarranno vigenti le norme a cui faceva riferimento il precedente proprietario. La concessione dell’ora in più ai gestori sarà valida nel momento in cui questi ultimi si atterranno alle disposizioni già presenti nel regolamento anti movida, ovvero il contrasto al disturbo della quiete pubblica, anche attraverso l’assunzione di figure che mantengano l’ordine tra gli avventori, l’insonorizzazione dei locali, i limitatori sonori, la posa di cestini e posaceneri a tutela del decoro urbano e il divieto di tenere delle slot machine all’interno dei locali.
Il bonus di un’ora in più sarà quindi concesso solo a chi metterà in campo tutte e cinque le misure descritte nel documento. La decisione è stata motivata con l’intenzione di garantire ordine e sicurezza in città, tutelando anche il settore turistico che potrebbe risentire degli effetti della “mala movida”, come evidenziato da Roberto Amaddeo della Lista Gori. Hanno votato contrarie o si sono astenute le opposizioni presenti in consiglio comunale, spiegando che regole di questo tipo potrebbero andare a penalizzare i gestori, come da opinione di Sonia Coter di M5S, Enrico Facoetti della Lega e Danilo Minuti di Bergamo Ideale. Limitazioni di questo tipo inoltre, secondo Andrea Tremaglia di FdI, fornirebbero ai residenti diversi appigli per fare segnalazioni eccessive.