che brutta frase...

Il sindaco: «Sei abituato a parlare con gli handicappati». A Romano è bufera in Consiglio

Uscita infelice di Gafforelli nei confronti dell'ex primo cittadino Nicoli. Scontro con un consigliere della sua maggioranza, poi le scuse

Il sindaco: «Sei abituato a parlare con gli handicappati». A Romano è bufera in Consiglio
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Una frase decisamente infelice pronunciata dal sindaco Gianfranco Gafforelli durante l'ultimo Consiglio comunale (andato in scena il 29 aprile) ha scatenato la polemica a Romano di Lombardia.

Come riporta PrimaTreviglio, il tutto è avvenuto in aula durante un intervento del Pd (all'opposizione), che ha segnalato la mancanza di un allegato obbligatorio al rendiconto 2024: il documento che certifica l’uso dei fondi statali per i servizi sociali. Un punto tecnico, ma cruciale, evidenziato anche dai revisori dei conti.

«Sei abituato a parlare con gli handicappati»

Mentre l’ex sindaco Sebastian Nicoli spiegava la situazione, il primo cittadino - a microfono spento ma con voce perfettamente udibile - è sbottato: «Abbiamo capito che tu sei abituato a parlare con gli handicappati, ma abbiamo capito!». Un chiaro riferimento al fatto che Nicoli ha lavorato come educatore con persone disabili, elemento usato a sproposito per attaccare e offendere il rivale politico.

Evidente lo sconcerto in Consiglio causato da quell'uscita. Al punto che è stato un consigliere della maggioranza che supporta Gafforelli, Gianfranco Dodesini (del gruppo misto Forza Italia-Romano Civica), a dirsi indignato per le parole del sindaco. Dodesini di professione è un docente che si occupa di disabilità.

Il botta e risposta con il consigliere di maggioranza

«Sono sobbalzato, è un termine offensivo quello che è stato utilizzato - ha poi spiegato Dodesini -. Anche se sono in maggioranza, ci sono limiti che non si possono superare».

Dopo l'intervento del consigliere, Gafforelli ha preso la parola per scusarsi. Ma non con Dodesini, al quale invece il primo cittadino ha detto: «Non accetto lezioni di stile da lei». Il consigliere di maggioranza ha replicato immediatamente: «Lo stile del sindaco sarebbe usare "handicappato" in tono dispregiativo?».

Le scuse del sindaco

Il giorno successivo, a mente fredda, Gafforelli ha diffuso una nota pubblica di scuse:

«In un momento di concitazione mi sono lasciato sfuggire parole che riconosco come profondamente sbagliate e offensive. Desidero porgere le mie scuse più sincere, senza alcuna riserva, ai consiglieri coinvolti e a tutte le persone che si sono sentite colpite o ferite da quanto accaduto. Voglio ribadire con forza il mio profondo rispetto per le persone con disabilità e per le loro famiglie, a cui rivolgo le mie scuse più sentite. Quelle parole infelici non rappresentano in alcun modo il mio pensiero né i miei valori».

Commenti
Alberto

Un Sindaco che ha questa considerazione (evidentemente gli è scappato, ma è sintomo di quello che pensa) i soggetti più fragili della sua comunità, che avrebbe il dovere di supportare dovrebbe dimettersi (ma in Italia non lo fa nessuno) o essere sfiduciato dai suoi consiglieri (che non lo faranno per opportunità politica).

Claudio

Più che infelice, la frase è vergognosa ! Da qualunque area politica provenga.

Roberta

Poteva essere di una qualsiasi area politica, ed invece ....

Filippo

Che dovreste scegliere meglio chi vi rappresenti.

Alberto

E questo individuo punta a tornare in Provincia? Andiamo bene...

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