Il sogno di Alzano: un Istituto Tecnico Superiore da 1.500 studenti all'ex Italcementi
Il sottosegretario all'Istruzione Sasso sarà ospite in paese il 18 febbraio. Servono 45 milioni, il sindaco Bertocchi: «Potrebbe entrare nel Pnrr»
di Elena Conti
Un sogno nel cassetto a cui il sindaco di Alzano Camillo Bertocchi sta lavorando da tempo e che forse, dopo la conferenza stampa di venerdì 18 febbraio alla presenza del sottosegretario al Ministero dell’Istruzione Rossano Sasso, potrebbe diventare realtà.
L’ex cementificio Italcementi, nato alla fine dell’Ottocento per volontà dell’ingegnere Cesare Pesenti, oggi è un sito archeologico industriale in stato di degrado, parte integrante del patrimonio artistico e culturale alzanese ed elemento imprescindibile del suo skyline. Ma presto potrebbe trasformarsi in un Istituto Tecnico Superiore da 1.500 studenti provenienti dalle province di Bergamo, Brescia e Lecco.
L’idea ambiziosa consentirebbe il recupero dell’edificio e il suo sostentamento attraverso energie rinnovabili ecosostenibili, realizzando una struttura su più livelli composta da aule, sale conferenze, un museo e una biblioteca, punti ristoro, un’area start-up e un’ampia terrazza panoramica sulla sommità. Tra i suoi punti di forza ci sono la facile accessibilità grazie al trenino Teb e la presenza nelle vicinanze di ben 500 posti auto.
Il progetto era già stato approvato nel 2018 da Regione Lombardia all’interno di un Accordo di Programma e finanziato per 4 milioni di euro, ma per un’opera da 45 milioni di euro stimati servono più risorse. «La nostra speranza - spiega Bertocchi - è di convincere il Governo della bontà del nostro progetto, per poterlo inserire tra quelli finanziati dal Pnrr».