Il Tribunale di Bergamo è una serra: la giudice sviene in aula
L’impianto di condizionamento è rotto da tempo e non è stato ancora riparato: le temperature nell’edificio arrivano anche a 30-35 gradi
Temperature roventi al Tribunale di Bergamo. L’impianto di condizionamento e ricircolo dell’aria è rotto da maggio scorso, doveva essere riparato già da tempo ma l’arrivo dei pezzi di ricambio ha avuto tempi lunghi, con il risultato che, da alcune testimonianze, il termometro in aule e uffici indicherebbe intorno ai 30-35 gradi. Una condizione non certo ottimale per chi ci lavora dentro, come il giudice Donatella Nava, che martedì 20 giugno scorso si è sentita male ed è svenuta, venendo portata via in ambulanza. Mercoledì è rimasta a casa, per timore di non essersi del tutto ripresa e mettersi a rischio ritornando in aula.
L’episodio è riportato oggi (giovedì 23 giugno) dal Corriere Bergamo: è accaduto nell’aula 3, alla fine delle udienze della giornata, dove la temperatura rilevata sarebbe stata di 30 gradi. Un caldo che è causato, oltre che dall’assenza di un sistema dell’aria condizionata, anche dalla struttura stessa del palazzo, con ampie vetrate che lo trasformano, nei mesi estivi, in una vera e propria serra in assenza di un impianto che refrigeri gli occupanti.
Dopo l’accaduto il presidente del Tribunale, Cesare de Sapia, ha voluto effettuare un sopralluogo ed ha dichiarato che, nell’attesa di riuscire a riparare il guasto, nelle aule si apriranno alcune finestre sopraelevate, raggiungibili tramite l’utilizzo di scale, cercando di aumentare il voltaggio del sistema elettrico per poter impiegare condizionatori portatili. Come se non bastasse, sembra che per aggiustare e rendere di nuovo operativo l’impianto di condizionamento ci vorrà più tempo del previsto, dato che l’azienda fornitrice dei ricambi non ne ha disponibili al momento, a causa della mancanza di materie prime, ed anche se venisse effettuato l’intervento, sarebbe necessario ammodernare l’impianto per renderlo compatibile con i pezzi. I responsabili del Tribunale hanno fatto sapere che contano di risolvere la questione per fine luglio, ma il timore è che le attività proseguano per tutta l’estate in questa situazione.