Noto locale

Il “Vice” a Curno raddoppia: apre l’enoteca dei distillati rari, un luogo per veri appassionati

Mario Carrara inaugura in paese un nuovo spazio dedicato al mondo dei liquori e dei prodotti di nicchia, tra ricerca, formazione ed eventi

Il “Vice” a Curno raddoppia: apre l’enoteca dei distillati rari, un luogo per veri appassionati

Il Vice raddoppia con una nuova location ubicata a poca distanza dal locale storico di Curno. È stata infatti inaugurata la scorsa settimana “Il Vice enoteca e distillati rari”, un liquor store dedicato più al distillato che non al vino, all’interno del quale ogni prodotto è stato selezionato dopo un lungo lavoro di ricerca.

«Oltre al gin, che ormai è il nostro core business dato che siamo quasi a mille etichette, abbiamo inserito la tequila, e abbiamo aperto gli orizzonti anche al rhum, al whisky, agli amari, alle grappe, alle vodke – spiega Mario Carrara -. C’è anche un po’ di liquoristica e di distillati rari, quelli che possono avere un perché». Il suo è un locale come ce ne sono pochi sul territorio, perché di enoteche ce ne sono parecchie, ma dedicate al distillato in sé è un’offerta un po’ più particolare.

«C’è anche un angolo del vino con grandi marchi ma puntiamo più sul distillato, con formati large, mignon, confezioni particolari e su misura. Ci stiamo organizzando anche per il confezionamento e le box, tante ci arriveranno dai nostri brand».

Ci sarà sempre il Ginettone di Italo Vezzoli, il panettone speciale con i frutti di bosco aromatizzato al gin ai frutti di bosco, portando avanti una collaborazione che si protrae da anni. «I distillati rari sono gin poco conosciuti – spiega ancora Mario -. Con i contatti che ho ora riesco ad arrivare anche a persone che creano gin diversi, particolari. Produzioni di nicchia o ricercate, con botaniche strane, coltivate in  località fuori dai soliti circuiti che trovo grazie ai social o facendo qualche ricerca. Tante volte sono proprio loro che mi contattano».

Questo perché la fama di Mario ha valicato i confini di Bergamo. «Abbiamo anche follower in Europa, tanti italiani in giro per il mondo mi seguono». Con i suoi quasi 50 mila follower, mi azzardo a chiamarlo influencer, ma lui ridendo spiega che è solo un divulgatore di gin. «Faccio le stories parlando delle botaniche, da dove vengono, spiego la composizione dei distillati. E cerco di introdurre delle novità che a mio parere possono essere interessanti. Poi il gusto è sempre personale, soggettivo. Un gin può piacere o no, ma cerco di essere super partes».

Gran parte del suo successo fuori da Bergamo viene dai social (…)

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