Cara premier ti scrivo: l’occasione è la richiesta di finanziamenti statali per la Paladrina-Sedrina, l’autore della missiva il vicesindaco di San Pellegrino, Vittorio Milesi, che come altri amministratori della Val Brembana spinge fortemente per la realizzazione del terzo lotto della tangenziale sud. Il perché è presto detto: il traffico in zona sta diventando insostenibile, ancor di più dopo la frana e la chiusura della strada a Ubiale Clanezzo.
Primi cittadini e aziende del territorio protestano per le perdite di tempo e fatturato, con il movimento Patto per il Nord, critico verso la Lega e Matteo Salvini, che ha diffuso giusto settimana scorsa una nota molto dura nei confronti dell’inquilino del Ministero delle Infrastrutture. Ma tornando a Milesi, dunque, e alla sua lettera rivolta a Giorgia Meloni, inviata oggi (martedì 9 dicembre) e girata agli organi di stampa, ciò che si domanda a Roma è intuibile: i 520 milioni di euro per finire l’ultimo tratto della strada, un costo esorbitante, lievitato a causa del fatto che sono vent’anni che si è in ballo con il progetto.

Gli incontri mai avvenuti con il Mit
«Si richiama nuovamente l’attenzione della S.V. Ill.ma sulla necessità che venga finanziato con urgenza il completamento della tangenziale sud, infrastruttura strategica per la mobilità e lo sviluppo del territorio montano della Valle Brembana» esordisce nella lettera il vicesindaco.
Il quale in seguito ha ricordato che l’Assemblea della Comunità montana Valle Brembana, nella seduta del 28 gennaio 2025, aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno, trasmesso a Meloni e ai Ministri delle Infrastrutture e Trasporti e dell’Economia e Finanze, per chiedere un incontro con Salvini e che lo Stato centrale fornisse le risorse per ultimare l’opera. Analogo ordine del giorno era stato approvato all’unanimità e trasmesso dal Consiglio comunale di San Pellegrino il 5 marzo. Così come fatto nello stesso periodo da numerosi altri comuni brembani.
«Ad oggi, tuttavia, nessuna delle comunicazioni indicate risulta aver ottenuto un riscontro dai destinatari – ha proseguito Milesi -. Nell’esprimere amarezza e rammarico per tale circostanza e nel sollecitare un cortese riscontro alle comunicazioni inviate, si ritiene doveroso evidenziare che la richiesta di completamento dell’opera era sostenuta anche da esponenti del suo partito, in particolare dagli onorevoli Tommaso Foti e Lucrezia Maria Benedetta Mantovani.
I quali, il 7 maggio 2021, presentarono un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture del precedente governo, volta ad accelerare la progettazione. Nel testo dell’interrogazione, gli onorevoli […] ricordavano inoltre che “la Valle Brembana necessita di infrastrutture viarie adeguate sia alle esigenze del tessuto economico, sia a quelle dei pendolari, con efficienza della rete viabilistica e positivo impatto sull’ambiente”».
«Si dimostri coerenza nei fatti»
Nella replica alla risposta dell’ex viceministro delle Infrastrutture, Giancarlo Cancellieri, l’onorevole Mantovani aveva evidenziato inoltre che l’opera costituisce «un’assoluta priorità per i cittadini, le imprese e tutta la Valle Brembana», affermando che «rapidità e coinvolgimento di tutte le istituzioni devono essere l’architrave di qualsiasi processo decisionale inerente all’ultimo lotto della tangenziale Paladina-Sedrina». La deputata aveva poi sottolineato che la mancata accelerazione ai tempi significava ignorare un’opera che avrebbe reso più sostenibile il trasporto su gomma, scongiurando gli ingorghi che sono pure fonte di inquinamento.
«Se nel 2021 tale opera era sostenuta e ritenuta una priorità strategica per la competitività del territorio, anche da autorevoli rappresentanti del suo partito, oggi – quando le scelte competono e sono nella responsabilità del Governo da Lei presieduto – è necessario dimostrare nei fatti la coerenza di quella posizione, finanziando finalmente la realizzazione del completamento della tangenziale sud di Bergamo. La credibilità istituzionale e politica passa dalla capacità di tradurre gli impegni pubblicamente assunti in atti concreti».
Nel febbraio scorso, la Provincia di Bergamo aveva approvato il progetto definitivo dell’intervento, costato oltre sei milioni di euro e finanziato in parte da Anas Spa e, in parte, dalla Comunità montana, con risorse dei suoi 37 Comuni, per 1,8 milioni di euro.
«È ora indispensabile procedere al reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione dell’opera per completare l’ultimo lotto della tangenziale sud di Bergamo. Si confida che il Governo voglia confermare con atti concreti l’attenzione alle aree montane svantaggiate e a rischio spopolamento, consentendo l’avvio di un’infrastruttura attesa da decenni e sempre più necessaria per garantire mobilità, sicurezza e sviluppo al territorio».