Mascotte

Il video della meravigliosa colonia di parrocchetti che ha preso casa a Lallio

Gli animali esotici vivono da un mesetto nel giardino di Marzio Spinedi. Ormai sono un’attrazione e lui è ben felice della loro presenza

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di Marta Belotti

Ormai sono quasi diventati un’attrazione, tra cittadini che si recano in via del Pascoletto per verificare la correttezza di un passaparola che ha dell’incredibile e altri che invece si avvicinano dopo averli notati tra le fronde degli alberi e con sguardo stupito vogliono controllare di aver visto bene.

Sono diventati ormai le mascotte di Lallio il gruppo di parrocchetti, i piccoli pappagalli verdi dal becco rosso, che da un mesetto stazionano lungo la via, vicino al parco del Pascoletto.

In particolare, si fermano sul grande albero di melograno di Marzio Spinedi. «La prima volta che li ho visti ho pensato di avere lo sguardo annebbiato. All’inizio ne ho notato uno, poi mi sono accorto che invece erano tantissimi! Li ho subito fotografati, pensando che non sarebbero tornati, invece il giorno dopo e quello dopo ancora erano di nuovo lì. Fino ad oggi; ed è passato un mese», racconta l’uomo.

E i parrocchetti non potevano finire in un giardino più azzeccato, dato che Marzio, come dimostrano anche i suoi quattro cani adottati, salvati da storie travagliate, ha una vera e propria passione per gli animali. «Tralasciando i dubbi che uno può farsi venire sul cambiamento ambientale e su quanto sia impattante avere a Lallio una specie non autoctona, ammetto che il fatto in sé mi ha fatto piacere» racconta.

«Probabilmente, si sono fermati qui a causa dei melograni della mia pianta. Li hanno mangiati tutti. Infatti, ora che i frutti scarseggiano, noto che anche i pappagalli sembrano essere meno interessati. Di certo hanno anche assaggiato i semini delle casette per gli uccelli che tengo ormai da anni. Ero abituato a vedere passerotti, tortorelle e in questo periodo anche qualche pettirosso, eppure, dei pappagalli mai mi era capitato. Per me vederli la mattina è bellissimo. Durante il giorno poi vanno e vengono e sembrano apprezzare anche le piante del mio vicino».

Perché la dozzina di parrocchetti stazioni proprio lì è indubbio (...)

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TcTiger

L' importante è che stiano circoscritti al suo parchetto, che non finiscano per entrare in competizione come specie alloctona, perchè di fatto lo è, con le autoctone circostanti, cosi come è successo a Roma.

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