Impianto a biometano di Spirano, Malanchini: «La causa? Gli amici del Pd nella Fondazione Mia»
Per il consigliere regionale della Lega, i dem non possono chiedere una pianificazione sul territorio e poi essere contro l'autonomia
Dopo le dichiarazioni critiche del Pd sul progetto dell'impianto a biometano di Spirano, è arrivata oggi (mercoledì 28 agosto) la risposta del consigliere regionale bergamasco Giovanni Malanchini.
I dem accusavano il Comune di essersi mosso in ritardo, chiedendo la Valutazione d'impatto ambientale all'azienda solo dopo l'assemblea pubblica di Legambiente del primo agosto scorso, criticando anche la Regione per la mancanza di una pianificazione.
«La pianificazione con l'autonomia»
«Gli esponenti del Pd continuano a sorprendere in negativo - ha commentato Malanchini -. Le dichiarazioni rilasciate da alcuni esponenti locali e regionali riguardanti l'impianto di biometano di Spirano rappresentano un vero e proprio festival dell’incoerenza. Da un lato il Pd richiede una pianificazione regionale per la localizzazione degli impianti di biometano, dall'altro sostiene un referendum contro l'autonomia. Come si possono modificare leggi nazionali senza una maggiore autonomia legislativa?».
Per il consigliere regionale della Lega, dunque, ci sarebbe un'incoerenza di fondo tra quest'iniziativa territoriale e l'opposizione alla legge sull'autonomia, ma non è tutto, perché secondo lui le principali responsabilità per l'impianto nella zona dei fontanili sarebbero da imputare alla Fondazione Mia che, per via delle nomine, sarebbe riconducibile ai dem.
Le critiche a Pd e Fondazione Mia
«Auspico che i consiglieri regionali Matteo Piloni e Davide Casati possano fornire spiegazioni in grado di chiarire la loro posizione, ma purtroppo - ha affermato Malanchini - temo che si adegueranno al diktat di Elly Schlein, considerata la vera nemica dell'autonomia. Inoltre, sarebbe opportuno che il Pd bergamasco riflettesse sulla posizione della Fondazione Mia, la principale responsabile di questa situazione e i cui vertici sono nominati dal sindaco di Bergamo».
Il Parco dei fontanili di Spirano, ha spiegato Malanchini, appartiene infatti alla Fondazione, che secondo lui dovrebbe essere la prima a tutelarlo. Ha inoltre ricordato che l'ex direttore generale di Mia, Giuseppe Epinati, dopo aver concluso l'operazione del biometano a Spirano, è stato nominato capo di gabinetto dalla sindaca Elena Carnevali. «Dunque, se la questione del biometano a Spirano è così importante, il Pd potrebbe risolverla in casa propria, tanto è vero che i rappresenti locali del partito hanno presentato una mozione affinché si possa convertire la Mia sulla via di Damasco».
«Ritardi? Responsabilità individuali»
Il consigliere leghista si è detto invece d'accordo quando gli esponenti dem si chiedono perché si sappia solo adesso della richiesta, protocollata mesi fa: «Se ci sono responsabilità queste sono individuali, essendo chiara la posizione del partito che regge la maggioranza, tanto che ho già esplicitamente espresso dubbi anche sull'operato tecnico e amministrativo: ognuno pertanto risponda per ciò che fa.
Infine, mi piacerebbe ricordare che tutto questo succede perché la Commissione Europea, in nome dell'ideologia green, ha iniziato a regolare il tema dell'energia in modo specifico, lasciando poco margine di azione agli Stati membri».
Certo che da ex sindaco e consigliere regionale dovrebbe essere ben informato di quel che succede a Spirano .... senza dover aspettare che siano quei cattivoni del PD a informare i suoi paesani su progetti cosi impattanti ......ma si sa che in tutto quello di sbagliato che succede ce sempre lo zampino del PD o dell Europa ......
Ma fatemi capire i P.D. sono democristiani o comunisti? Certo che democristiani con segretaria ebrea, Svizzera con passaporto U.S.A. .....
Il PD? No comment!
Un'ottima risposta. Il pd si nasconda.