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Impianto fotovoltaico nell’area del “Triangolone” di Gorle: oasi o scempio del paesaggio?

Al centro del dibattito il futuro di quello spazio. Intanto il paese raccoglie centinaia di firme contro il maxi campo agrivoltaico

Impianto fotovoltaico nell’area del “Triangolone” di Gorle: oasi o scempio del paesaggio?

di Sara Vergani

Dopo le polemiche e la mobilitazione contro l’impianto fotovoltaico previsto nell’area del “Triangolone” di Gorle, arriva la replica della società proponente. Con una lunga nota, Energy Cliet Service Srl, realtà bergamasca attiva da oltre 15 anni nelle rinnovabili, insieme alla partecipata Enc Srl, rivendica la bontà del progetto, parlando di «un’opportunità di sviluppo sostenibile e non di una minaccia».

Un’oasi di biodiversità

L’impianto interesserà 35 mila dei 55 mila metri quadri complessivi, trasformando «un campo povero di biodiversità, usato per monocolture e a rischio abbandono» in un parco agrivoltaico multifunzionale. Previsti prati fioriti, 2.600 alberi, spazi per apicoltura e un apiario didattico, con il 40 per cento dell’area (20 mila mq) «aperto e fruibile dai cittadini», spiega il paesaggista Maurizio Vegini.

Con una potenza di 3,51 Mw, l’impianto genererà energia per oltre duemila famiglie, evitando 2.600 tonnellate annue di CO2. Parte dell’elettricità potrà alimentare una Comunità energetica rinnovabile (Cer): «Chi aderirà avrà bollette più leggere», assicura l’azienda.

Niente cementificazione

La ditta respinge l’accusa di consumo di suolo: «Non ci sarà impermeabilizzazione. Le strutture saranno semplicemente infisse nel terreno, senza cemento, e potranno essere rimosse a fine vita dell’impianto».

La società ricorda di aver ridotto l’impianto di 11 mila metri quadrati rispetto alla versione iniziale, «accogliendo le osservazioni degli enti». L’obiettivo, ribadiscono, è garantire un inserimento paesaggistico armonico e aumentare la biodiversità.

Per la società, non ci sono dubbi: «L’area è classificata come idonea dalle norme nazionali ed europee. Il progetto è pienamente legittimo e reversibile, rispetta le linee guida ambientali e sarà monitorato costantemente».

Ma il Comune di Gorle e buona parte della cittadinanza non ci stanno. La petizione promossa in paese ha raccolto centinaia di firme, mentre il sindaco Giovanni Testa ha ribadito: «Un simile impianto devasterebbe il nostro territorio. Favorevoli alle rinnovabili, ma non qui». La maggioranza ha presentato in Consiglio una mozione per difendere l’area.

Le opposizioni

L’opposizione appoggia la difesa dell’area, ma punta il dito contro la maggioranza (…)

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