Inverno demografico

In Bergamasca sempre meno bimbi, ma esplodono gli ottantenni (nulla di nuovo...)

Verso un nuovo record negativo. I nati sono meno della metà dei morti. Crescono del 36 per cento gli over 80 e del 21 per cento gli over 65

In Bergamasca sempre meno bimbi, ma esplodono gli ottantenni (nulla di nuovo...)
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di Paolo Aresi

I dati definitivi non ci sono, ma tutto fa pensare che questo 2022 segnerà uno dei bilanci peggiori di sempre per quanto riguarda la demografia, in particolare per la differenza fra nascite e decessi a Bergamo e provincia.

Nei primi dieci mesi di quest’anno, la Val Brembana, ad esempio, ha fatto registrare il dato peggiore di sempre, il peggiore in Italia: si sono avuti soltanto 19 nati. Lo scorso anno le nascite nello stesso arco di tempo furono 37. In Alta Valle Seriana negli stessi dieci mesi i neonati sono stati 177; nel 2021 furono 232 mentre nel 2020 si arrivò a 224 bebé.

Altri dati. Nei primi sei mesi di quest’anno in provincia di Bergamo sono nati 3.635 bambini, altro record negativo. Lo scorso anno furono 3.704 e due anni fa 3.711. E dobbiamo considerare che questi due anni erano stati comunque estremamente negativi.

Se questo andamento sarà stato rispettato, il calo rispetto al 2021 sarà di ben centoquaranta bambini mentre invece, pur su livelli bassi, 2020 e 2021 avevano, per così dire, pareggiato.

Se andiamo indietro di un altro anno, nel 2019, scopriamo che i bambini nati in Bergamo e provincia nei primi sei mesi dell’anno furono 3.975 mentre nel 2018 ne arrivarono 4.054 e l’anno prima ancora, nel 2017, furono 4.321. Un crollo: circa settecento bambini in meno in cinque anni, un tasso di natalità che è calato di circa il diciotto per cento.

Le motivazioni

Che cosa sta succedendo? Perché una situazione già grave si sta facendo gravissima? Una risposta è facile: si fa ben poco per invertire la tendenza. A tutti i livelli (...)

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