In calo

In caduta libera il numero dei dipendenti Inps a Bergamo: da 600 si è passati a 270

Il presidente Gibellini (Cgil): «Nel corso del 2023 prevediamo un ulteriore calo che porterà l’organico a quota 200 dipendenti o meno»

In caduta libera il numero dei dipendenti Inps a Bergamo: da 600 si è passati a 270
Pubblicato:
Aggiornato:

In calo, anzi «in caduta libera» secondo il presidente del Comitato Provinciale dell'Inps di Bergamo Marcello Gibellini (Cgil), gli organici della Direzione provinciale dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Se quindici anni fa erano costituiti da circa seicento persone, oggi se ne contano 270 complessivamente. Senza contare l'ulteriore calo previsto nel corso del 2023, che porterà l'organico a quota duecento dipendenti o meno.

Degli attuali 270, spiega Gibellini, bisognerà detrarre le 52 uscite per mobilità nazionale e le due per mobilità regionale, oltre ai pensionamenti che allo stato attuale sono già previsti per otto lavoratori, ma che dovrebbero però raggiungere i quattordici complessivi. La questione è stata inserita nell’ordine del giorno presentato oggi - mercoledì 5 aprile - a mezzogiorno durante la seduta del Comitato Provinciale dell’Istituto (l’Odg è stato poi approvato da tutti i rappresentanti dei lavoratori e delle imprese).

Cosa comporterà la diminuzione di personale? «Un inevitabile peggioramento nell'organizzazione interna del lavoro - spiega Gibellini - e la compromissione dei tempi e degli esiti dei processi di evasione di una grande varietà di pratiche di pensione, Naspi, bonus vari, Assegno Unico, Red, solo per citare le più comuni».

Nessun inserimento stabile previsto

L'Inps di Bergamo non è conoscenza di possibili inserimenti stabili, se non 38 addetti che hanno vinto l'ultimo concorso (sui 71 originariamente previsti) che raggiungeranno la sede di Bergamo per una temporanea attività di addestramento/affiancamento con successiva previsione di lavoro da remoto per un solo anno. Questi addetti, con ogni probabilità, proseguiranno nell'elaborare pratiche per Bergamo ma da altra sede, aprendo ulteriori criticità.

«Il presidente Inps Pasquale Tridico dichiara che i dipendenti dell’Istituto non stanno diminuendo - conclude Gibellini -. Dunque se a Bergamo crollano significa che altrove crescono, e di molto: se si tratta di creare posti di lavoro là dove non ci sono e permettere ad altri lavoratori in altre parti del Paese di guadagnarsi da vivere siamo più che d’accordo, ma questo non deve danneggiare territori dove i volumi di attività sono molto alti e dove si rischia di compromettere il servizio se c’è carenza di personale. Richiamiamo con forza l’attenzione sul tema degli organici anche perché sollecitati vigorosamente dai delegati delle Rsu, che a loro volta raccolgono il disagio di tanti lavoratori, a partire proprio da quelli della sede di Bergamo».

Seguici sui nostri canali