Ieri, sabato 18 novembre, i cittadini di Bagnatica, Brusaporto, Montello, Costa di Mezzate, San Paolo d’Argon e Albano Sant’Alessandro che da due anni lamentano i terribili odori provenienti dalla Montello Spa si sono riuniti a Bagnatica per chiedere, ancora una volta, stop alle puzze.
Non più “solo” la puzza
«Abbiamo invitato Arpa, Ats, Provincia, i Comuni interessati, Terre del Vescovado, ma ha accettato l’invito solo Roberto Scarpellini, sindaco di Bagnatica. Ed è per questo che la manifestazione si è svolta lì», spiegano dal gruppo Aria Pulita Tomenone.
Alla puzza, si è poi aggiunto anche un nuovo tema: «Oltre alla puzza, a cui ora stanno lavorando, il problema ora è anche l’inceneritore per cui la Montello ha chiesto autorizzazione in Provincia. Si tratterebbe di un un impianto per incenerire i rifiuti speciali (scarto delle loro lavorazioni)».
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Nuovo problema: l’inceneritore
Da un lato quindi i cittadini aspettano con ansia la fine degli interventi di riqualificazione per i quali la Montello ha investito 4 milioni di euro e che però sono in ritardo; dall’altro all’attesa della fine di questo calvario che ha fatto dire a uno di loro «sembra di vivere in un bidone dell’umido», si aggiunge la speranza che il nuovo inceneritore non generi ulteriori puzze, se non addirittura possa rappresentare un pericolo per la loro salute.