Bergamo, ormai lo si è capito, è una città che vuole privilegiare la mobilità dolce, favorendo quando possibile lo spostarsi dei cittadini e dei visitatori a piedi oppure in bici.
Una segnalazione arrivata alla nostra redazione oggi (giovedì 2 ottobre) da una lettrice, però, fa riflettere anche come in certe zone della città la mancanza di una segnaletica adeguata rechi, a volte, qualche disagio a chi preferisce muoversi camminando. Magari proprio perché è uno di quei turisti che tanto Palazzo Frizzoni si era impegnato ad attirare, promuovendo le bellezze e i luoghi d’interesse del capoluogo orobico.
Spazi confusi per ciclisti e pedoni
«In questi giorni – comincia la lettera di un’abitante – ho avuto ospiti amici e parenti di Monaco di Baviera. Riconosciuta la bellezza della città, hanno dato la sufficienza a pulizia e trasporti. Si sono poi lamentati della situazione di via XX Settembre, dove i pedoni sono costretti continuamente a evitare biciclette e monopattini che sfrecciano, zigzagando, tra i pedoni. La domanda è: si tratta di una strada pedonale o una pista per monopattini e biciclette?».
In effetti, nel passaggio del centro ormai ben conosciuto anche dagli stranieri, con i vari negozi e locali, quando comincia a girare un po’ di gente tra auto, due ruote, monopattini e ovviamente a piedi per gli acquisti e farsi un giro, la circolazione potrebbe rivelarsi un po’ caotica. Specialmente, in alcuni orari e periodi dell’anno.
«Mancano adeguate segnalazioni e controlli e la stessa situazione si presenta nelle vie Sant’Alessandro e San Vigilio, dove macchine a tutta velocità e biciclette impegnate nella discesa rendono impossibile godere della camminata e del paesaggio».
Una segnalazione da cui partire
Risulta chiaro che la situazione è descritta da chi, in maniera comprensibile, vorrebbe godersi quelle passeggiate per gli acquisti o il panorama nel borgo antico e sui colli. Si tratta quindi di una prospettiva molto specifica, ma che pone lo stesso una questione: rispetto ad altri Paesi, come la Germania, dove la distinzione tra zone ciclabili e per i pedoni è più netta, a volte qui gli spazi sono molto spesso confondibili e mischiati.
L’invito è quello di mettere un po’ d’ordine: non sarà uno dei problemi prioritari di Bergamo, ma per chi dà molta importanza allo spostarsi a piedi o in bicicletta in sicurezza potrebbe essere un buon punto da cui cominciare.