Inaugurato a Treviolo il Parco dei Ciliegi, dedicato alle vittime del Covid
L'opera, finanziata con fondi comunali per 300mila euro, collega con percorsi ciclopedonali la Rsa al Parco Zanchi
Inaugurato, nella mattinata di sabato 25 maggio, il nuovo Parco dei ciliegi a Treviolo, dedicato alle vittime del Covid.
Alla cerimonia era presente il sindaco e presidente della Provincia, Pasquale Gandolfi. L’opera, interamente finanziata con fondi comunali per circa trecentomila euro, nasce a seguito dell’ampliamento del Parco Zanchi, direttamente collegato, che ora si estende per ulteriori nuovi diecimila metri quadrati.
Un iter complicato
L’iter del progetto non è stato semplice: dopo le problematiche emerse con la prima impresa aggiudicataria, che ha tenuto fermo il cantiere per tre anni, e contro la quale l’Amministrazione ha avviato un’azione giudiziaria (poi vinta), il Comune ha indetto un nuovo bando che ha portato all’incarico per la realizzazione del giardino pubblico.
Il parco intitolato alle vittime Covid
Ora, il parco è una realtà importante del paese, ed è stato intitolato in ricordo delle numerose vittime treviolesi della pandemia. La loro memoria sarà mantenuta viva da più di sessanta alberi di ciliegio che fioriranno ogni primavera, simbolo della rinascita, della vita di comunità e del ritorno alla normale quotidianità.
Quest’opera consentirà di unire la Rsa Primavera con il Parco Zanchi, area a cui è collegata tramite percorsi ciclopedonali, oltre che al Parco del Frutteto e al Parco Santa Cristina. Un legame fisico tra parchi, per un totale di cinquantamila metri quadrati di verde, da percorrere in totale sicurezza a piedi o in bici.