Inceneritore della Montello Spa, si tira dritto nonostante i dubbi dell'Agenzia della Salute
La protesta dei cittadini in strada e l’amarezza dei Comuni coinvolti: «Il procedimento va archiviato». Le minacce di azioni legali da parte dell’azienda

di Marta Belotti
Fuori, in strada, la protesta con gli striscioni al grido: «Non siete in grado di gestire le puzze, volete pure l’inceneritore» e organizzata dal comitato “Aria pulita Tomenone”; sopra, nelle alte stanze di via Tasso, la seconda seduta della Conferenza dei servizi. Così, mercoledì 6 agosto, nella sede della Provincia di Bergamo, si è discusso ancora una volta del termovalorizzatore che l’azienda Montello Spa intende realizzare nel suo stabilimento.
L’incontro non ha portato buone notizie per il territorio, che in più occasioni ha dimostrato un vasto e generalizzato dissenso, indipendente dal colore politico delle amministrazioni coinvolte. Basti pensare alla protesta del 17 maggio scorso, quando in centro a Bergamo ben 46 sindaci si sono riuniti per dire no all’opera.
La convenzione? Superata
Se la prima seduta della Conferenza dei servizi si era chiusa con l’affondo del Comune di Montello, che era riuscito a spiazzare tutti “riesumando” la validità di una convenzione per la quale l’azienda non avrebbe potuto realizzare l’opera, in questo nuovo incontro l’inghippo è stato superato velocemente.
Secondo il parere tecnico della Provincia, questa tipologia di impianto è supportata da una normativa regionale e quindi ha la priorità su norme locali. L’amministrazione di Montello ha annunciato l’ipotesi di un ricorso al Tar: «Siamo convinti della bontà della nostra posizione, soprattutto in merito ai vincoli urbanistici e ai potenziali impatti ambientali».
Il documento di Ats
I Comuni sono quindi rimasti con l’amaro in bocca, ma il momento più animato è arrivato dopo, quando si è discusso di un altro documento. Si tratta del “Contributo valutativo Ats di Bergamo e richiesta chiarimenti”, inviato dall’Agenzia alla Provincia e protocollato il 4 agosto proprio in vista dell’imminente seconda seduta della Conferenza dei servizi.
In questo, vengono riportate la “valutazione dell’approccio tossicologico” e la “valutazione dell’approccio epidemiologico”, elaborate ciascuna dall’ufficio di competenza di Ats. In entrambi i casi, le conclusioni lasciano spazio a dubbi e preoccupazioni (...)