La battaglia continua

Inceneritore, primo dibattito in Regione. La rabbia del Comune di Montello: «Due ore di lodi all’azienda»

L'azienda che vuole realizzare l'opera: «Abbiamo già investito milioni per contenere gli odori». L'Amministrazione ha lasciato l'aula

Inceneritore, primo dibattito in Regione. La rabbia del Comune di Montello: «Due ore di lodi all’azienda»

Ieri (lunedì 13 ottobre) a Milano si è riunita la VI Commissione Ambiente della Regione Lombardia, insieme alla commissione Territorio, per la prima audizione dedicata al progetto di nuovo inceneritore, o “termovalorizzatore”, come preferisce chiamarlo la Montello Spa.

È stata la prima di tre convocazioni, al termine delle quali si deciderà se concedere o meno l’ok su questo tanto discusso impianto. Bene ricordare che l’autorizzazione definitiva potrà invece arrivare solo dalla Conferenza dei servizi, ancora in corso in Provincia di Bergamo e circa la quale sono attese nuove sedute.

Il Comune di Montello abbandona l’aula

Un incontro che doveva servire ad aprire il confronto tra enti, ma che si è trasformato in un caso politico dal dialogo limitato. Alla fine della seduta, il Comune di Montello ha addirittura abbandonato l’aula: «Abbiamo passato due ore e mezza ad ascoltare le lodi della Montello Spa», hanno scritto i rappresentanti comunali in una nota inviata alla Commissione.

Come riporta L’Eco di Bergamo, l’azienda d’altra parte si è detta «sconcertata» per la reazione del Comune, difendendo la correttezza del confronto e sottolineando il rispetto delle procedure.

Anche Dario Fossati, direttore generale di Ambiente e clima del Pirellone, ha sottolineato la «compatibilità del progetto dell’azienda con gli obiettivi  del Piano regionale di gestione rifiuti». Lo stesso piano che le forze politiche impegnate nella difesa del Comune di Montello vogliono modificare, poiché non rispetta le condizioni di una “buona vita” dei cittadini: parliamo infatti di un territorio che da sessant’anni convive con criticità ambientali.

«Per il disturbo olfattivo abbiamo investito milioni» 

Il dibattito ha rimesso al centro il malcontento dei cittadini e le ormai note molestie olfattive che da anni esasperano Montello e i Comuni vicini.

Il presidente della Montello Spa, Roberto Sancinelli, ha assicurato che «il nuovo impianto contribuirà a contenere gli odori» e che l’azienda ha già investito 12 milioni di euro in interventi di monitoraggio e miglioramento ambientale. Peccato che, a detta dei residenti, i risultati non si sentano. O meglio, si sentono eccome, visto che la puzza resta un problema di tutti i giorni.

Giusto lo scorso 4 ottobre, oltre un migliaio di persone ha sfilato per le strade di Montello nel corteo “Basta puzze – No all’inceneritore”, una manifestazione a dir poco partecipata, in difesa della qualità dell’aria e della propria salute. «Non se ne può più. Da anni viviamo con finestre chiuse e case che valgono la metà», avevano detto i cittadini in corteo.

Lo scontro politico

Come riporta anche BergamoNews, in Commissione non sono mancati gli scontri tra le forze politiche. Il Movimento 5 Stelle ha ribadito il “no” totale al progetto, ricordando la mozione regionale già approvata che chiede di fermarlo e riscrivere il Piano regionale rifiuti.

Il Pd, con i consiglieri Davide Casati e Jacopo Scandella, ha criticato l’assenza dell’assessore all’Ambiente e chiesto interventi immediati sull’emergenza odori: «Dopo cinque anni di segnalazioni, i cittadini sono esasperati. Il tempo dei tavoli tecnici è finito», hanno detto.

Anche Fratelli d’Italia ribadisce: «Quanto fatto finora, seppur riscontrabile, non è stato sufficiente. La priorità è eliminare i miasmi che compromettono la qualità della vita dei residenti. Prima di valutare ampliamenti o nuovi impianti, bisogna intervenire con decisione per risolvere le criticità».

La Montello Spa non si ferma 

Roberto Sancinelli, fondatore e presidente di Montello Spa

Nel frattempo, la Montello Spa tira dritto, convinta di poter proseguire l’iter autorizzativo «nel rispetto delle regole». Infatti, già al no politico della Regione l’azienda aveva risposto: «Prendiamo atto, non meravigliandocene, della delibera di formale natura politica approvata dal Consiglio Regionale – avevano scritto -. Nella sostanza, siamo certi che l’istruttoria tecnica procederà nel rispetto dei ruoli e della disciplina in materia ai fini dell’espressione degli opportuni pareri, non trascurando i presupposti, anche normativi, sui cui è fondata l’istanza della società. Continueremo a prestare la nostra fattiva collaborazione con Arpa nello svolgimento delle attività di monitoraggio».

Una posizione ribadita anche ieri, in aula a Milano, con il presidente Sancinelli che ha sottolineato la sua «disponibilità al dialogo, ma non a fermarci». Insomma, nonostante la riunione di lunedì, resta l’impressione che a Montello l’aria continui a diventare letteralmente più pesante.