Le statistiche

Incidenti in Bergamasca, situazione stabile rispetto all'anno precedente. Il confronto con altre province

I dati elaborati da Aci e Istat mostrano un lieve aumento dei sinistri sul nostro territorio, ma una diminuzione dei morti

Incidenti in Bergamasca, situazione stabile rispetto all'anno precedente. Il confronto con altre province
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In Bergamasca, nel 2023, sono avvenuti in totale 2.720 incidenti stradali, con 41 vittime.

Il dato segna una situazione stabile rispetto allo scorso anno perché, anche se è necessario tenere alta la guardia, l'anno precedente erano stati 2.700, quindi una ventina di meno, ma si erano registrati 46 morti. A rendere noti i dati è l'Aci di Bergamo, dalle statistiche elaborate dalla sede nazionale in collaborazione con l'Istat.

Gli incidenti in Bergamasca

La provincia, con una popolazione di un milione e 111.228 abitanti, l'anno scorso aveva 979.615 veicoli immatricolati (esclusi i ciclomotori, ndr). Nel 2023, i feriti risultavano 3.575 (3.643 nel 2022), mentre il tasso di incidenti era di 244,7 sinistri ogni centomila abitanti. In linea generale, il numero di incidenti sta diminuendo rispetto al 2019, quando erano 2.941, con un improvviso calo durante la pandemia nel 2020, ovviamente per le misure di lockdown e restrizioni, e purtroppo una ripresa con il ripristino dei normali spostamenti con veicoli.

Il confronto con le provincie lombarde

Se poi si vuole confrontare la situazione di Bergamo con quella delle altre aree lombarde, nel Bresciano il tasso è stato l'anno scorso di 228,2 incidenti ogni centomila abitanti, a fronte di 2.881 incidenti in totale (nel 2022 2.840) su di una popolazione di 1.262.271 abitanti e un più numeroso parco di 1.133.260 veicoli immatricolati.

Nel 2023 i morti sono stati 59 (l'anno prima 61), mentre i feriti, 3.927, sono aumentati rispetto all'anno precedente (3.799). A Lecco, con 333.578 abitanti e 300.428 veicoli, si sono avuti 784 incidenti (746 nel 2022), con un tasso di 235. Si sono registrati 18 morti (15 nel 2022) e 1.047 feriti (1.030).

Per la provincia di Sondrio queste le cifre, su 178.948 abitanti con 172.067 veicoli, gli incidenti sono stati 417 (contro i 381 del 2022), con un tasso di 233. Si sono avuti 14 decessi (9) e 627 i feriti (564). Nel Cremonese, con 353.537 abitanti e 301.578 veicoli, il numero degli incidenti è di 989, contro i 987 del 2022, con un tasso di 279,7. Si è abbassato il numero dei morti: 10 contro 18; in calo i feriti 1.325 (1.365). Se ci spostiamo su Milano, con 3.247.764 abitanti e un parco di 2.460.722 veicoli circolanti, il quadro è di 12.768 incidenti (12.613), con un tasso di 393,1. Si sono registrati 120 morti (100); 16.177 feriti (16.101).

In provincia di Monza Brianza, con 877.680 abitanti e 750.604 veicoli, gli incidenti sono stati 2.537 (contro 2.172), con un tasso di 289. Risultavano 13 morti (15) e 2.964 feriti (2.764).

L’andamento in Lombardia e Italia

In Lombardia, con una popolazione di 10.020.528 abitanti e un parco veicoli di 8.471.406 vetture, il numero degli incidenti è stato nel 2023 di 29.190, contro i 28,786 del 2022. I decessi erano 377 (402), i feriti: 38.028 (37.912). Estendendo poi il bilancio a tutto il territorio nazionale, sulle strade italiane si sono registrati 166.525 incidenti con lesioni a persone (165.889 nel 2022, +0,4 per cento).

I decessi per gli incidenti sulle strade invece sono stati 3.039 (3.159 nel 2022, -3,8 per cento). Il numero dei feriti è salito a 224.634 (223.475 nel 2022, +0,5 per cento) e la media giornaliera fa registrare 456 incidenti, con 8,3 morti e 615 feriti. Nel corso del 2023, nel nostro Paese sono deceduti 485 pedoni (stessa cifra rispetto al 2022), 212 ciclisti (+3,4 per cento) – di cui 12 su bici elettrica (-40 per cento) – e 21 conducenti di monopattino (+31,3 per cento).

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