per la seconda settimana di fila

Indice Rt ancora in risalita: in Lombardia è a 0.92 (aleggia lo spettro della zona arancione)

A Bergamo l'Rt è pari a 0.9, secondo le ultime rilevazioni dell'Ats. Cala però l'incidenza settimanale di contagi, che in provincia è di 81 contagi ogni centomila abitanti

Indice Rt ancora in risalita: in Lombardia è a 0.92 (aleggia lo spettro della zona arancione)
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Per la seconda settimana consecutiva l’indice Rt nazionale aumenta, passando dallo 0.85 di venerdì scorso all’attuale 0.89. E dopo poco meno di quindici giorni trascorsi dalla Lombardia in zona gialla anche l’indice Rt lombardo ha iniziato a crescere in modo preoccupante, arrivando, secondo il monitoraggio odierno (venerdì 7 maggio), a 0.92. A Bergamo l’Rt è pari a 0.9.

Un valore che si avvicina pericolosamente alla soglia di 1, limite oltre il quale, teoricamente, un territorio dovrebbe passare dalla zona gialla alla zona arancione. Un passaggio che comporterebbe non soltanto una beffa per la libertà di circolazione ritrovata, ma anche un grave danno economico per molte attività che appena riaperte saranno costrette a nuove limitazioni. Va anche detto che è sempre più forte la linea, anche a Roma, di chi chiede di dare minore peso all'Rt per i cambi di colore. E dunque la speranza è che il buon andamento della campagna vaccinale "mitighi" gli effetti.

L’aumento dell’Rt, fortunatamente, sia a livello nazionale sia a livello provinciale (per quel che riguarda Bergamo), si accompagna di pari passo con una diminuzione dell’incidenza settimanale dei nuovi contagi, altro indicatore caldo che fa scattare in automatico eventuali chiusure. L’incidenza italiana passa da 146 a 127 casi ogni centomila abitanti, quella bergamasca scende a 81 contagi ogni centomila abitanti.

Dalle diverse spie che rilevano l’andamento dell’epidemia si può quindi dedurre che nonostante il clima di euforia collettiva legato alle riaperture, il Covid circoli ancora in modo massiccio tanto in Italia quanto in Lombardia e nella Bergamasca. La campagna vaccinale sta facendo la sua parte nel ridurre il numero delle ospedalizzazioni, ma da sola non basta: se vogliamo non dover rinunciare al rito dell’aperitivo o a spostarci liberamente, allora è necessario continuare ad adottare comportamenti responsabili.

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