Infortuni Covid sul lavoro: in Bergamasca dal 2020 più di 3mila denunce, 51 le vittime
Bergamo è la quarta provincia d’Italia col maggior numero di infortuni dall’esito fatale, preceduta da Napoli, Roma e Milano
Da gennaio 2020 a dicembre 2021 in provincia di Bergamo sono state presentate 3.331 denunce d’infortuni correlati al Covid, di cui 51 mortali. Il dato emerge dall’ultimo report stilato dall’Inail in merito agli infortuni avvenuti sul luogo di lavoro a causa della pandemia.
Circa l’85 per cento delle pratiche di infortuni, ossia 2.817, si riferisce al 2020, mentre quelle restanti all’anno appena trascorso. Una diminuzione che è merito non soltanto dell’efficacia delle misure protettive adottate sui luoghi di lavoro dopo la prima ondata, ma anche dei vaccini e che dimostra nuovamente l’impatto positivo che la campagna vaccinale massiva ha avuto sulla vita di tutti i giorni. A titolo di esempio, tra novembre e dicembre del 2021 in Bergamasca l’Inail ha accolto 80 denunce, mentre nello stesso periodo del 2020 tali pratiche erano state 275: ciò significa un calo del 71 per cento.
Gli infortuni Covid mortali sono stati appunto 51, un dato che rende Bergamo la quarta provincia d’Italia col maggior numero di infortuni dall’esito fatale, preceduta dalle province di Napoli, Roma e Milano. Dall’ultima analisi effettuata dall’Inail emerge anche un ulteriore statistica, quella relativa all’assenza media dal posto di lavoro: per gli infortunati da Covid questo periodo di tempo è di un mese.