Infrastrutture in Bergamasca, un miliardo di euro che non risolverà il problema del traffico
Un rapporto della Commissione Aci sulla mobilità in provincia dimostra che tutti i grandi interventi previsti rischiano di essere un flop

di Wainer Preda
Mettetevi il cuore in pace. Tutto lascia presagire che nei prossimi anni il problema del traffico sulle strade bergamasche non si risolverà, anzi. La previsione, a tinte fosche, è contenuta in una relazione che l’Aci ha messo sul tavolo della Provincia.
Il rapporto - redatto dalla Commissione mobilità dell’Automobile Club Bergamo presieduta da Felice Sonzogni - non fa valutazioni di natura politica, ma strettamente tecnica. E forse per questo è ancor più significativo.
Mostra, dati alla mano, che il sistema della mobilità bergamasco, come attualmente concepito, rischia di non migliorare. Per il trasporto delle persone e ancor di più per quello delle merci. Pur con la valanga di milioni in infrastrutture messa in campo.
«L’obbiettivo della studio - si legge nel documento - è favorire un’assunzione di consapevolezza su quanto accadrà e soprattutto su quanto rischia di non accadere o non accadrà sul nostro territorio per molte infrastrutture di cui si parla». Della serie: uomo avvisato…
Il sistema originario
E dire che una soluzione c’era. Siamo agli inizi degli Anni Duemila. La Provincia, guidata da Valerio Bettoni, elabora un Piano mobilità molto accurato, condiviso da istituzioni, politica e associazioni. Prevede lo sviluppo di infrastrutture ferrotranviarie, per sgravare le strade da veicoli e mezzi pesanti.
Una rete ampia e capillare. Cinquanta fermate su tutto il territorio bergamasco. Servite da un treno o un tram che viaggi anche sui binari ferroviari. Servizi interconnessi. Convogli piccoli e alta frequenza, in grado di arrivare in tutti i punti importanti della Bergamasca. Un toccasana per la mobilità locale.
«Un sistema molto chiaro, nel quale il binario rappresentava l’asse attorno al quale si sarebbero raccordate l’urbanistica, l’architettura e l’economia. Mobilità fluida, comoda e frequente» spiega Sonzogni che lo aveva elaborato. Una “cura del ferro”, con cui liberare le strade. E collegarsi alle grandi dorsali europee: il corridoio 5 Lisbona-Kiev e l’asse Nord Europa-Genova, attraverso il Gottardo. E invece non andrà così.
L’attuale “spezzatino”
Di quel progetto - semplice e organico - si sono perse le tracce. Regione, Provincia, Comuni e aziende private ne hanno fatto spezzatino. Intere tratte sono state abbandonate o non realizzate. «Quel che sta accadendo - spiega Sonzogni - è il risultato di anni di scelte disorganiche, prive di un disegno di mobilità complessivo. Ci sono un sacco di iniziative, tutte lodevoli nelle intenzioni, ma poco risolutive. Con un disegno globale debole e frammentato».
La linea T1 della Valseriana, per esempio, si è fermata a Albino. Della prosecuzione fino a Gazzaniga e Vertova ci sono studi, nient’altro. Così come non saranno realizzati i collegamenti tranviari Levate-Dalmine-Seregno, Almenno-Ponte San Pietro, Aeroporto-Romano di Lombardia. L’unico collegamento in fase di realizzazione è la linea T2, da Bergamo a Villa d’Almé. Ma non risalirà la Valbrembana, perdendo efficacia. Teb prevede (...)
Quello era un piano serio... quello di Bettoni.... puntare sul trasporto pubblico e togliere di mezzo le auto...
Nessuno ha in mente un vero piano della mobilitá provinciale. Ma il problema nasce dal fatto che la provincia politicamente, non conta più niente e i partiti sono solo capaci di correr dietro ai loro sindaci
Tutto chiaro quello che scrive . è anche chiaro che ogni paese ha un campanile ,o se ogni paese dice la sua stiamo pur certi che le politiche della viabilità delle valli sarà sempre complicata .secondo ma si parte sempre al contrario .mi spiego ,es:la rotonda cosi detta dell' Arlecchino doveva essere la prima opera attenzionata per il traffico in val Brembana .per quanto riguarda la via ferrata ormai è la solita storia non si doveva togliere .e per quanto riguarda la città di Bergamo (e come tutte le città d'Italia chiudere alla circolazione delle auto,vedere l'Olanda).il resto è solo noia .ciao
Purtroppo manca un progetto serio e coordinato per la gestione del traffico ! Siamo una delle città più inquinate d’Italia e con un alta mortalità per rumori ! Sicuramente una metropolitana sarebbe indispensabile, Bergamo è una delle città più ricche d’Italia : perché non si trovano i soldi ? Probabilmente perché non troviamo politici validi
I bergamaschi dovrebbero smetterla di lamentarsi ed iniziare a selezionare una classe politica seria ed adeguata. Sono ormai decenni che votate dei perfetti idioti e vi lamentate pure?