Inquinamento, Bergamo quarta città peggiore d'Italia per i valori di Pm 2,5
Il report di Legambiente mostra quanta strada ancora c'è da fare per rientrare nei parametri della normativa in vigore dal 2030
Bergamo è tra le città italiane con i più alti livelli di Pm 2,5: secondo al report Mal’aria di Legambiente, infatti, la nostra città sarebbe al terzo posto assoluto nella classifica dei maggiori centri urbani con i livelli più alti.
Solo Monza, Milano e Cremone messe peggio
Secondo le normative europee, il capoluogo orobico dovrebbe abbattere all’incirca il 55 per cento delle sue concentrazioni di inquinante rispetto alla media annua 2022 per rientrare nei parametri della normativa in vigore dal 2030. L’associazione segnala come molte realtà, nonostante la situazione ormai poco sostenibile, siano sprovviste di reali piani di rientro, cioè di modi per contenere le emissioni in maniera significativa.
Peggio di Bergamo, nella classifica si trovano solo Monza, Milano e Cremona, queste ultime due pari merito al secondo posto con un 57 per cento di Pm 2,5 da eliminare, mentre Monza ha un gap pari addirittura al 60 per cento.
Leggi qui i dati nazionali sulle città più inquinate d'Italia.
Gli altri inquinanti
Per quanto riguarda altre sostanze inquinanti, per le Pm 10 fanalino di coda sono Milano e Cremona, che dovrebbero abbatterne rispettivamente il 43 e il 42 per cento rispetto alla media annua. Invece, considerando NO2, un pericoloso gas tossico la cui presenza nell'atmosfera è principalmente legata alla diffusione dei propulsori diesel, Milano deve quasi dimezzare i valori attuali per rientrare nella norma, seguita a ruota da Como e Monza, due città che hanno grossi problemi sia di congestione urbana che di traffico di attraversamento.
Possibili soluzioni
L’analisi di Legambiente, diffusa durante la campagna itinerante di CleanCities, offre anche alcune possibili soluzioni, in particolare nel settore della mobilità: in un Paese con troppe automobili - con i dati peggiori d'Europa per il rapporto tra autoveicoli e abitanti -, la demotorizzazione resta un imperativo secondo l'associazione, da perseguire con politiche di moderazione del traffico, di sostegno alla mobilità attiva (ciclopedonalità e micromobilità urbana) e con il miglioramento e l'ampliamento dell'offerta di trasporto pubblico.
Di questo si parlerà nell’appuntamento pubblico della campagna internazionale CleanCities, in programma mercoledì 8 febbraio dalle 10 alle 13 alla Cascina Nascosta di Milano. Nell’occasione si presenteranno i dati su Milano e Bergamo, le due città coinvolte nell’iniziativa europea, discutendo con addetti al settore e amministratori le proposte relative alla mobilità urbana e alla sicurezza stradale.