Il distacco di un pezzo di decorazione ha imposto un intervento immediato sul campanile barocchetto di Osio Sopra, oggi avvolto dal ponteggio necessario alla messa in sicurezza. Un frammento di mattoncini rossi e pietra è crollato dall’arco sopra la cella campanaria.
La prima ispezione sommaria dell’11 novembre ha evidenziato il degrado dei vasi angolari in pietra di ceppo di Brembate, posti sopra la cella campanaria. Alla base, sono ancorati alla struttura da perni metallici, ormai ossidati. Uno dei vasi, quello tra la piazza e il vicolo Castello, è quasi disancorato.
Sono stati rilevati anche distacchi degli ornati in pietra, ricoperti da una patina cementizia impermeabile che ne compromette la traspirazione, causando rigonfiamenti e disgregazione.

Non si riscontra alcuna protezione all’acqua per i fregi e gli ornati. La malta cementizia protegge i cornicioni, troppo rigida per la sua funzione. La tecnologia costruttiva delle protezioni non permette la naturale dilatazione termica. Allo stato attuale, sussiste il rischio di lacerazioni, infiltrazioni e deterioramento. Gli esperti dovranno approfondire e aggiornare l’analisi dei danni.
La torre, alta circa cinquanta metri, fu eretta tra il 1749 e il 1766 durante la reggenza di don Andrea Strazza, parroco di Osio Sopra noto per guarigioni ed esorcismi. La struttura, in mattoni a vista e pianta ottagonale dalle pareti leggermente concave, venne arricchita da cornicioni e sculture dell’artista Anten Maria Pirovano di Sforzatica. Scolpite sulla muratura, restano visibili due tappe della costruzione: 1750, sopra la porticina d’ingresso, e 1760, sopra il finestrone della cella campanaria.
Tra il 1856 e il 1869 il campanile fu dotato di otto campane (…)