La carenza idrica prosegue

Emergenza siccità, Uniacque: «Evitare i consumi non legati a bisogni primari»

Permane lo stato di criticità a causa della mancanza di precipitazioni, che ha portato nelle ultime settimane a una ulteriore riduzione della disponibilità di acqua dalle sorgenti

Emergenza siccità, Uniacque: «Evitare i consumi non legati a bisogni primari»
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Circa un mese dopo il primo avviso rivolto a 61 comuni bergamaschi maggiormente sensibili, la situazione generale della disponibilità idrica nel territorio bergamasco non è migliorata, complice l’assenza di precipitazioni. Lo stato di fatto attuale (giovedì 14 aprile) vede una graduale riduzione della portata delle principali sorgenti, solo in parte attenuata dalle modeste precipitazioni di aprile.

«Al netto dell’attuale stato di carenza idrica e delle previsioni meteo che al momento non ci aiutano, Uniacque sta operando preventivamente, valutando ogni possibile scenario a breve e medio termine, soprattutto in virtù del fatto che i consumi sono destinati a crescere – ha dichiarato Pierangelo Bertocchi, amministratore delegato di Uniacque -. Ai cittadini chiediamo collaborazione, senso di responsabilità e consapevolezza, affinché utilizzino con criterio l’acqua per le proprie necessità ed evitando gli usi non indispensabili in questo momento di criticità; nel corso delle festività pasquali e nelle prossime settimane, auspichiamo che tutti i cittadini si attengano a queste semplici norme di comportamento, soprattutto nelle zone di villeggiatura».

La situazione sul territorio bergamasco non evidenzia, al momento, se non in alcune zone localizzate, grosse criticità, ma l’approssimarsi della bella stagione e di temperature più miti porterà nel futuro prossimo a un aumento dei consumi, rendendo perciò di fondamentale importanza una capillare sensibilizzazione dei cittadini circa l’opportunità e l’urgenza di utilizzare l’acqua solo per la soddisfazione dei bisogni primari, quali l’alimentazione e l’igiene personale.

Per questa ragione, Uniacque ritiene di allargare l’invito a un migliore utilizzo dell’acqua non solo ai 61 comuni oggetto del primo avviso, bensì a tutto il territorio servito: è bene che, oltre alle concrete attività che l’ente può mettere in campo, si verifichi una diffusa presa di coscienza da parte degli utenti circa la necessità in ottica futura di usare in maniera consapevole l’acqua di cui normalmente disponiamo in abbondanza. Risorsa, come ci dimostra lo stato di fatto attuale, non infinita che va perciò usata con criterio ed evitando gli sprechi.

Come è possibile, per il singolo cittadino, dare il proprio contributo? Bastano pochi ma concreti gesti, di semplice attuazione ma di grande importanza. Contenere i propri consumi idrici, attraverso una maggiore accortezza nei diversi tipi di utilizzo, può permettere di salvaguardare la risorsa anche in momenti complessi come quello attuale: evitare di utilizzare l’acqua per il mantenimento dei giardini, sospendere le attività legate al lavaggio di piazzali e aree esterne, ma anche evitare di lavare la propria automobile e riempire le piscine.

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