La domenica nera di Bper e le tante fatiche dei nuovi dipendenti e clienti bergamaschi
Si susseguono le segnalazioni e le lamentele dei clienti per difficoltà e disservizi, che riguardano gli istituti di credito che hanno sostituito Ubi
di Luigi de Martino
È una lotta continua, come si diceva una volta, per i dipendenti ex Ubi e ora Bper, per cercare di salvare il salvabile, per tentare di dare risposte ai clienti che non si raccapezzano più in questa situazione caotica. Mentre da parte di Bper si continua a sostenere che tutto viaggia nel migliore dei modi, gli episodi difficili si moltiplicano. Ma le difficoltà non riguardano solamente la ex Ubi e i suoi clienti. La situazione risulta particolarmente dura nelle ex filiali di Intesa che sono pure passate a Bper. Come già era accaduto con gli sportelli Ubi, anche gli impiegati di Intesa passati alla banca romagnola appaiono sull’orlo di una crisi di nervi. Anzi, in diversi casi il confine lo hanno già passato.
Non mettiamo il nome degli impiegati e funzionari con i quali abbiamo parlato per ovvie ragioni, è necessario proteggere le fonti. «Non riusciamo a capire perché non veniamo aiutati in maniera più importante. Siamo abituati a procedure snelle, rapide perché il sistema informatico di Intesa funziona molto bene, è fra i migliori, se non il migliore, d’Italia. Invece quello di Bper è arretrato, al confronto. Non sappiamo come fare, ci sono intoppi ovunque, ogni cosa è farraginosa, difficile, richiede tanti passaggi. Ci hanno mandato un esperto, ma non basta. Abbiamo fuori la coda di clienti, quasi tutte persone anziane. Non rispondiamo al telefono perché non ce la facciamo. I clienti se la prendono con noi, minacciano di chiudere il conto, ma noi lavoratori stiamo dando il massimo, di più non possiamo fare. Sono giorni di inferno e forse tutte queste difficoltà si potevano alleviare».
Le filiali di Intesa sono passate a Bper ufficialmente il 20 giugno ed è stato subito caos. Le comunicazioni mandate alla clientela via Internet, spesso sono state spesso trascurate, non viste, cestinate. La situazione si è fatta particolarmente pesante domenica 27 giugno, quando tanti Bancomat hanno smesso di funzionare e non venivano accettati anche nei negozi e nei supermercati, una sorta di “Black Sunday” per tanti clienti.
«Noi dipendenti non sappiamo come fare per accontentare tutti, noi stessi in diverse situazioni non sappiamo che pesci pigliare. Non so di chi sia la responsabilità...