Emerito

La lettera del sindaco di Rota Imagna per i due anni con gli orfani ucraini

Giovanni Locatelli ripercorrere la grande iniziativa umanitaria del piccolo paese della Valle Imagna in favore dei bambini fuggiti dalla guerra

La lettera del sindaco di Rota Imagna per i due anni con gli orfani ucraini
Pubblicato:
Aggiornato:

Pubblichiamo ampi stralci della lettera del sindaco di Rota Imagna, Giovanni Locatelli, che ricorda l’avvio della grande iniziativa umanitaria realizzata dal piccolo paese in favore degli orfani ucraini.

Ricordo bene il 19 marzo 2022 intorno alle 17.30, mentre andavo a Milano, dove ho il cuore; mi hanno chiamato per informarmi che sarebbero arrivati più di cento bambini ucraini, in fuga dalla guerra, proprio nel mio Comune di Rota Imagna, 115 bambini minori in un colpo solo! In meno di 24 ore abbiamo aperto e preparato un albergo per accoglierli, con un gesto folle ma al tempo stesso umano verso chi aveva bisogno di rifugio, sicurezza e protezione!

Da allora è cominciata una grande solidarietà verso questi piccoli, maschi e femmine, che provenivano dall’orfanotrofio di Berdjansk e che avevano un’età dai 3 anni sino ai 18. Lo sforzo è stato enorme: conoscere i loro bisogni, capire la loro lingua, condividere le loro attese, ma soprattutto cambiare noi, i nostri impegni, le nostre abitudini!

Questa accoglienza ha cambiato in un giorno la demografia del nostro paese aumentando del 10 per cento le persone residenti. L’accoglienza è stata possibile grazie all’aiuto delle Istituzioni e delle Aziende sanitarie di Bergamo, all’impegno di molti volontari, al sostegno della nostra Parrocchia e alla straordinaria generosità del popolo bergamasco e non solo.

Giovanni Locatelli, sindaco di Rota Imagna

I minori sono stati divisi in tre gruppi per classi di età: 8 nel Comune di Bedulita; 13 nel Comune di Pontida e i restanti 94 sono rimasti nel nostro Comune presso l’Hotel Posta che ha collaborato all'accoglienza mettendo a disposizione la sua struttura. Per la loro tutela il Tribunale di Brescia ha nominato un gruppo di avvocatesse volontarie. Con i bambini abbiamo anche accolto diverse accompagnatrici ucraine che operavano nell’orfanotrofio.

A due anni di distanza, i risultati sono concreti e importanti: nel nostro Comune sono tutt’ora ospitati 43 minori, assistiti da personale che abbiamo reperito con l’aiuto della Fondazione Lemine: giovani operatori che conoscono la lingua e li accompagnano nel cammino di integrazione. Il Consolato Ucraino, alcuni mesi fa, ha riportato nel Paese d'origine una parte dei minori più grandi. Al momento tutti i bambini seguono corsi scolastici, fanno attività sportive e ricreative e ricevono le cure sanitarie necessarie e inoltre, famiglie della Valle Imagna accolgono alcuni di loro nei fine settimana. Di particolare rilievo il ruolo assunto dall’Istituto comprensivo Giacomo Quarenghi di Sant'Omobono.

Abbiamo avuto il sostegno e la disponibilità delle strutture alberghiere: l’Hotel Posta, da marzo a settembre 2021 e poi la Casa Vacanze Stella Mattutina. Voglio segnalare il particolare aiuto fornito dalla Caritas bergamasca, che ha coperto la prima parte dei costi. Abbiamo sempre trovato comprensione dalle Istituzioni: prefettura, questura, tribunale dei minori. Costanti e positivi i rapporti di collaborazione con il Consolato Ucraino a Milano.

La nostra biennale esperienza è stata una positiva sorpresa per tutta la nostra Valle e con soddisfazione possiamo dire di aver superato le tante difficoltà. Voglio ringraziare le numerose persone che mi hanno sostenuto e tuttora mi sostengono. Persone senza le quali non avrei potuto affrontare questa difficile impresa. Infine, la mia particolare soddisfazione è stata questa: una bella e inattesa esperienza che è divenuta occasione di conoscenza, di competenza e di grande speranza per i nostri minori. Questo è ciò che davvero conta!!

Commenti
Frank

Tanto di cappello al Sindaco e stima incondizionata per ciò che ha fatto... Ce ne fossero di persone così.... Invece l'accoglienza dell'hotel Posta è stata quanto meno discutibile... Peccato che in questa triste vicenda sia stato l'unico a guadagnarci... Una volta incassata la prima ed unica tranche,non li ha più voluti... Solidarietà finta e ben retribuita.

Alberto Frambrosi

Grazie. A questi bambini io la mia associazione Arca stiamo dedicando cuore e tempo - nei limiti delle ns possibilità e capacità . Parliamoci! Per il loro bene, e possibilmente per la tranquillità del Comune , compresso tra debiti e cuore

Vilma

Grande Gio il sindaco. Magari questa accoglienza non è piaciuta ad alcuni abitanti ma pazienza, quelli che conta è la consapevolezza di aver fatto del bene a questi poveri bimbi.

Seguici sui nostri canali