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Il report
La minoranza di Osio Sopra: «Ecco tutte le buche e le strade messe peggio»
“Osio Insieme” presenta il documento con tutti gli interventi necessari e propone di discutere la delibera in consiglio comunale
di Marta Belotti
Una proposta di delibera e un report. È con questi due strumenti che la minoranza di “Osio Insieme” ha cercato di porsi in modo propositivo di fronte alla richiesta di collaborare, piuttosto che di criticare, avanzata dalla maggioranza nel primo consiglio comunale vero e proprio, dopo quello di insediamento.
In particolare, la minoranza si è proposta di analizzare la situazione e la condizione della viabilità delle strade del Comune di Osio Sopra per stilare una lista di zone in cui intervenire, dalle più urgenti a quelle meno critiche.
Da qui anche l’esigenza di affiancare un report con le strade che sono state segnalate dai cittadini come più rovinate e quindi pericolose per la circolazione dei mezzi e delle persone sul territorio.
«A memoria, via Fermi che è piena di buche come anche via Fontana, nonché via Bonacio con i suoi cordoli consumati, giusto per citarne alcune. Senza contare via Rasica che sarebbe tutta da sistemare e ripensare in generale» spiega il consigliere Simone Pinotti, che ha firmato la proposta di delibera.
«Sono tante le strade del nostro Comune che non presentano un’adeguata manutenzione, mentre in altre si pongono dei problemi di sicurezza e di barriere architettoniche, soprattutto per la presenza di marciapiedi vecchi, troppo stretti o malmessi. Alcuni non sono neanche a norma, dato che non sono larghi neanche un metro e mezzo».
La proposta della minoranza
La proposta di delibera vede metà del lavoro già fatto, nel senso che il documento presentato dalla minoranza, se discusso, può essere direttamente approvato.
«Sarà il segretario a dare il parere di regolarità, poi per il resto dipende dalla volontà politica della maggioranza di prendere in considerazione o meno questa proposta e portarla in consiglio dove, come ci auguriamo, potrà essere discussa», precisa Pinotti.
Quello che manca, secondo il gruppo, non è (...)
