«La nostra palazzina a Petosino presa in “ostaggio” da un condomino pericoloso»
Il grido disperato di una residente: «Ogni volta si inventa qualcosa di nuovo: da qualche settimana lancia uova crude, sempre sulle scale»

Non solo problemi di sicurezza per le strade, a Bergamo. Quelli assurgono agli onori delle cronache un po’ tutti i giorni. Talvolta, invece, situazioni altrettanto preoccupanti e potenzialmente pericolose non sono oggetto di attenzione perché riguardano un gruppo sparuto di cittadini inermi.
Una di queste situazioni ci è stata raccontata, via mail, da una lettrice, che, «con altre sei famiglie perbene che vivono nella mia palazzina a Petosino (Sorisole)» è «letteralmente ostaggio di un altro condomino non equilibrato - utilizzo volutamente questa definizione in quanto, non essendo una professionista della salute mentale, non posso spingermi oltre - che impedisce a tutti quanti di vivere serenamente nelle proprie case».
Non solo schiamazzi, ma vere e proprie minacce di far del male, violenze verbali, intimazioni di vario genere.
«Ormai sono anni che, quasi tutte le notti e specialmente il fine settimana, in preda a non so quale furia delirante, quest’uomo prende a martellate la parete confinante con i suoi vicini di casa e il pavimento per disturbare i vicini del piano di sotto, urlando i peggiori improperi e impedendo a tutti di dormire. In un paio di occasioni si è spinto anche a picchiare contro la porta di alcune famiglie. Per non parlare di altri gesti sadici, quali ad esempio far suonare per tutta la notte una sveglia. E no, non parlo di una sola notte, ma di tutte le notti da circa un mesetto a questa parte. Si può immaginare cosa vuole dire andare al lavoro, gestire la famiglia, svolgere tutte le altre attività, con un’assenza di sonno protratta da così lungo tempo?».
I residenti, dice la lettrice, sono tutti esasperati e stanchi, molto stanchi.
«Un giorno sì e uno no ci troviamo le scale condominiali piene zeppe della sua spazzatura: flaconi vuoti di detersivi, pacchetti di sigarette, cialde del caffè usate e gocciolanti, cartoni vari e rotoli di carta igienica. Ogni volta si inventa qualcosa di nuovo: da qualche settimana lancia uova crude, sempre sulle scale. Tutto ciò di notte. Alla mattina, dobbiamo fare lo slalom tra le sue schifezze. Essendo tutti gli altri condomini delle persone altamente civili e fin troppo miti, abbiamo deciso di non replicare in alcun modo a queste provocazioni (sebbene la tentazione sia forte). Mai una volta gli abbiamo messo sul suo zerbino quanto da lui lanciato negli spazi comuni».
Non serve molta immaginazione per pensare all’odore spiacevole che i vicini sono costretti a respirare.
«A turno siamo stati minacciati di cose inenarrabili, episodi che ci impediscono di sentirci sicuri nelle nostre case e che ci hanno costretto a modificare alcune abitudini di vita per evitare di incappare in questa persona, che peraltro, tutte le volte che ci sente uscire di casa, si affaccia immediatamente alla finestra per controllare i nostri spostamenti. Talvolta usa un fischietto quando ci vede passare. E qui arrivo al punto: è possibile che questo soggetto possa fare il bello ed il cattivo tempo così impunemente? La risposta me la do da sola ed è sì, purtroppo».
A nulla, riporta la lettrice, sono servite le diverse querele (alcune conclusesi con condanna al pagamento di somme poco significative) e le innumerevoli chiamate ai carabinieri.
«Ogni volta le forze dell’ordine ci dicono, impotenti, che non possono fare praticamente nulla finché non succederà qualcosa di grave. Quindi dobbiamo attendere il famoso “qualcosa di grave”? Pensiamo sempre che certe cose non potrebbero mai accadere a noi, ma cosa succede se invece diventiamo proprio noi oggetto dell’articolo di turno sul giornale? A cosa sono valse le chiamate ai carabinieri, le querele, le segnalazioni all’amministratore, le multe? A niente, assolutamente niente. E bisogna ringraziare il cielo che noi vicini siamo talmente educati che non lo ripaghiamo della sua stessa moneta, altrimenti qui sarebbe il Far West».
Una mail scritta direttamente al sindaco, va avanti la lettrice, non è stata nemmeno presa in considerazione. È andata un po’ meglio con la pec inviata lo scorso giugno dall’amministratore condominiale al primo cittadino: ma le indicazioni date non sono state risolutive, in quanto facevano riferimento a strade già intraprese dai condomini.
«Capisco che questa situazione, avendo rilevanza penale, deve essere di competenza dell’Autorità Giudiziaria. Siamo solo sette famiglie su 10.000 abitanti; i numeri non giocano a nostro favore ai fini di suscitare un benché minimo interesse. Delusi e demotivati da questa assenza di attenzione, ci siamo arresi e non abbiamo più tentato di coinvolgere il nostro Comune, proseguendo l'iter delle querele. In questa palazzina vivono diversi ragazzini: con quale insegnamento potranno crescere, vedendo simili ingiustizie impunite? Forse dovremmo smetterla con il criticare la loro mancanza di senso civico e fare invece in modo che abbiano modelli virtuosi da cui prendere esempio. A partire dalla politica, a tutti i livelli. Ringrazio invece i carabinieri della stazione di Villa d’Almè (ora qui a Petosino, foto in alto, ndr) per l’attenzione e l’umanità che hanno sempre dimostrato e dimostrano nei nostri confronti, atteggiamenti che vanno oltre il loro lavoro».
Provare con ATS e servizi sociali? Cercare i familiari se ci sono e il suo medico curante? Credo che questa persona sia da assistere e curare, mi sembrano atteggiamenti molesti dati da una situazione psicotica.
Da me sarebbe durato 2 giorni; mi stupisce una pazienza così spropositata. Con gli animali la ragione molto raramente funziona.
Il Sindaco si interessi contatti i parenti ed il medico curante x un Aso e successive cure del caso. Non e’ vero che non si puo’ fare niente
Dovete affrontarlo tutti insieme e chiamare le forze dell' ordine .
Purtroppo i TSO sono conseguenze di percorsi complessi e tortuosi, mentre purtroppo le FDO si dichiarano inermi, e questo, insieme alla non curanza del sindaco nonnchè responsabile della salute, pubblica è riprovevole ed inaccettabile ! Conoscendo di persona la situazione sono deluso ed indignato.