La Polizia Scientifica di Bergamo ha ricostruito il volto del Lotto. Ecco com'era il grande pittore
Il tutto è stato possibile partendo da un autoritratto, grazie alle stesse tecniche utilizzate per i rilievi sulle scene del crimine
La Polizia Scientifica di Bergamo si è applicata alla storia dell'arte e il risultato è quello di un vero e proprio viaggio nel tempo. Grazie a quelle stesse avanzate e sofisticate tecniche utilizzate per i rilievi sulle scene del crimine, la Scientifica è riuscita a ricostruire il volto del Lotto, pittore bergamasco e tra i più importanti del Rinascimento.
L'intuizione di Trescore
Oggi, giovedì 18 maggio, durante il convegno convocato nell'aula magna dell’Università degli studi di Bergamo è stato presentato il risultato di questo singolare lavoro. L'idea è nata da un'intuizione dell’Amministrazione comunale di Trescore Balneario, sede di uno spettacolare ciclo pittorico realizzato nel 1524 da Lorenzo Lotto all’Oratorio Suardi.
Una missione complessa
La Scientifica è partita dell'autoritratto del Lotto, un quadro che però versa in uno stato di degrado tale da non consentirne la riconoscibilità. La complessità delle operazioni è stata quindi alta, come illustrato dal direttore della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, il Prefetto Francesco Messina durante il convegno. Alla sua voce si sono aggiunte quelle del professore Fernando Noris, storico dell’arte, del professore Francesco Saverio Rormolo, docente presso l’Università degli studi di Bergamo e il primo dirigente tecnico della Polizia di Stato, Servizio di Polizia Scientifica, Lorenzo Rinaldi.