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La qualità della vita a Bergamo rimane alta, ma è calata rispetto agli anni scorsi: tutti i numeri

La classifica di ItaliaOggi piazza la nostra città al 23° posto su 107 capoluoghi di provincia. Ecco la situazione nei vari ambiti

La qualità della vita a Bergamo rimane alta, ma è calata rispetto agli anni scorsi: tutti i numeri
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Un calo nella graduatoria. Di pochi posti, eppure si nota. La città di Bergamo retrocede leggermente nella qualità della vita nel nostro Paese: a dirlo è l'indagine annuale di ItaliaOggi-Ital communications, realizzata in collaborazione con l'Università la Sapienza di Roma, giunta alla sua 25esima edizione. Una panoramica generale è offerta dal nostro portale nazionale NewsPrima.

Bergamo in leggero calo

Quali sono però i criteri presi in considerazione da chi ha effettuato la ricerca? Nello specifico, sono "Affari e lavoro", "Ambiente", "Istruzione e formazione", "Popolazione", "Reati", "Reddito e ricchezza", "Sicurezza sociale", "Sistema salute", "Tempo libero". Se poi si va a paragonare la situazione del capoluogo orobico rispetto agli ultimi due anni, si può notare come sia calato di qualche posizione, sebbene non in maniera drastica. Infatti, se nel 2021 su 107 città capoluoghi di provincia prese in considerazione la nostra si piazzava al 18° posto, la situazione dall'anno dopo ha cominciato un po' a cambiare.

Se si considera il 2022, si nota che era calata di tre posti, finendo al 21° gradino della classifica. Non certo una tragedia, perché rispetto a quelle in coda la situazione era decisamente migliore. In ogni caso, anche nel 2023 si è avuta una discesa, tant'è che adesso è calata ancora di due posti, andando a finire al 23° posto con un punteggio di 753,40 su di un totale possibile di 1.000 (che, per la cronaca, va a Bolzano, seguita con quotazioni di poco inferiori da Milano e Bologna). Qualora poi si volesse andare a controllare le dinamiche per ogni aspetto preso in considerazione, anche questi dati sono a disposizione.

La classifica sulla qualità della vita di ItaliaOggi

Affari e lavoro

Iniziando dal primo criterio, quello "Affari e lavoro", bisogna specificare che sono stati presi in considerazione otto indicatori: mercato del lavoro, tasso di occupazione e disoccupazione distinti per sesso, natalità e mortalità aziendale, importo dei protesti per abitante, densità di startup e Piccole medie imprese innovative. Una sotto-categoria in cui Bergamo, stavolta, si piazza al 24° posto, con un punteggio di 838,94, quando l'anno scorso si collocava invece al 21°. Al primo posto troviamo ancora Bolzano, con a seguire Bologna e Cuneo.

Ambiente e Reati

Passando a quello successivo, "Ambiente", si sono presi in considerazione fattori di impatto ambientale e azioni degli amministratori locali. Dunque, in questo caso ci piazziamo invece all'11° posto, quindi un risultato molto positivo, con un punteggio di 824,45 e un netto miglioramento rispetto al 2022, in cui invece eravamo al 23° posto. medaglia d'oro in questa graduatoria è ancora Bolzano, argento a Padova e bronzo a Mantova. Anche per quanto riguarda "Reati e sicurezza" la città di Bergamo è migliorata: nel 2023 si trova al 41° posto, con un punteggio di 719,92, a confronto di un 2022 in cui invece si trovava qualche gradino più in basso, al 46° posto.

Sicurezza sociale

Spostandosi poi sul discorso della sicurezza sociale, il sistema è più complesso, perché rispetto all'anno scorso sono cambiati alcuni criteri di valutazione. Per cominciare, è stato eliminato il dato sui "Neet", ovvero la categoria di persone tra 15 e 29 anni che non lavorano, non studiano e non aderiscono a corsi di formazione, in quanto questa rilevazione non è più effettuata dall'Istat. L'indicatore è stato, però, sostituito dal tasso di inattività registrato tra i 25 e i 34 anni.

Non si considera nemmeno l'incidenza dei casi registrati di Covid-19, in quanto i relativi dati non sono più pubblicati. Il tasso di disoccupazione giovanile tra 15 e 24 anni è stato poi suddiviso quest'anno tra maschi e femmine. Nell'ambito si considera inoltre la mortalità tra gli individui di età inferiore ai 65 anni, oltre a quella delle persone con età uguale o superiore. Infine, ci sono le dimissioni per Trattamento sanitario obbligatorio (Tso). Arrivando allora al dato di Bergamo, questa è una delle sezioni in cui ha avuto un drastico calo: lo si trova al 32° posto, con un punteggio di 707,91, quando l'anno precedente era al 15°.

Istruzione e formazione

Spostandoci invece al tema "Istruzione e formazione", questo prende in considerazione sei indicatori: tasso di partecipazione alla scuola dell'infanzia, numero dei diplomati tra i 25 e i 64 anni d'età, numero dei laureati tra i 25 e i 39 anni, percentuale di persone tra i 25 e i 64 anni impegnati in attività di formazione permanente e percentuale di studenti con adeguate competenze numeriche e alfabetiche. Bergamo, al contrario di quello che si potrebbe comunemente immaginare, non si trova su uno dei gradini più in alto di questa classifica: lo troviamo infatti molto più in basso, al 68° posto, con un punteggio di 483,04, quando nel 2022 lo si individuava al 62° posto ed è quindi per giunta calata a confronto con le altre città.

Popolazione, Salute, Turismo e Ricchezza

Arrivati all'ambito "Popolazione", che tiene in considerazione fattori come natalità, speranza di vita, percentuale di popolazione giovane e vecchia, percentuale di anziani a carico della popolazione attiva, il capoluogo orobico è nettamente calato di diverse posizioni: per la precisione, si trova al 12° posto, quando invece l'anno scorso si trovava al 3°. Se poi si analizza il settore "Sistema salute", è stato declassato di poco al 54° posto, con un punteggio di 417,62, rispetto al 51°dell'anno scorso.

Per "Tempo libero e turismo", la Capitale della Cultura si trova al 75° posto, con un punteggio di 244,07. Brescia, che in questo caso è la nostra "città gemella", si piazza invece al 61° posto, con un punteggio di 294,27. Si è giunti infine all'ultimo ambito, "Reddito e ricchezza", nella cui classifica la nostra città migliora, guadagnando diverse posizioni: è al 12° posto, quando un anno fa risultava al 25°.

Commenti
Simone

Gentile Sig. Valietti Giovanni, ci spiega quali sarebbero le politiche ambientali che hanno portato il comune dal posto 23 al 11 ? Sono proprio curioso. Grazie

VALIETTI GIOVANNI

Spiace constatare che, nonostante questa ricerca si presenti come misurazione della qualità della vita a Bergamo, nel sottotitolo non si è pensato di fare un cenno al fatto che grazie alle politiche ambientali del Comune in un solo anno Bergamo passa dal 23° all’11° posto. Colpa delle statistiche fatte col metodo del pollo di Trilussa.

Marcello

Queste classifiche lasciano il tempo che trovano. La percezione della qualità di vita è individuale, e ognuno ha le sue ragioni per percepire che la qualità della sua vita sta migliorando o peggiorando. E sono tutte rispettabili allo stesso modo.

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