La qualità dell'aria a Bergamo rimane discreta nel 2024, ma aumentano i giorni sopra la soglia
Il report annuale di Legambiente indica un miglioramento generale in Lombardia, dovuto alle piogge e alle direttive Ue
Nel 2024, Bergamo è uno dei capoluoghi lombardi con i dati migliori sulla qualità dell'aria: il risultato arriva oggi (giovedì 2 gennaio) dal report annuale di Legambiente, che però fa una serie di precisazioni sulla situazione generale e fornisce dei dati che, comunque, impongono delle considerazioni per il nostro territorio.
La situazione a Bergamo
Andando nel dettaglio, rispetto alla concentrazione di polveri sottili Pm10, la nostra città si trova all'ottavo posto tra le dodici lombarde, con una misurazione media di 25 microgrammi al metro cubo. Si tratta di appena un microgrammo in più rispetto all'anno scorso, quando invece erano 24, quindi non si è avuto un aumento significativo. Il tutto, tenendo conto che la soglia media annua da non superare è di quaranta microgrammi al metro cubo.
La faccenda cambia quando invece si vanno a vedere i giorni di sforamento della soglia d'allerta, pari a cinquanta microgrammi al metro cubo: quest'anno, infatti, sono stati in totale quaranta, quando invece l'anno scorso erano stati appena diciannove, con un limite da non superare di 35 giornate. Una differenza allora di ventuno giorni, con un peggioramento che è però comune ai vari territori della nostra regione e colloca, anche in questo caso, il capoluogo orobico all'ottavo posto.
I dati nelle altre città
Il dato di salute dell’aria più negativo resta dunque quello relativo al numero di giornate di inquinamento oltre la soglia critica. Le giornate di smog sono concentrate nelle stagioni fredde, quelle in cui ha piovuto di meno. Milano è ancora in testa alla classifica, con ben 68 giornate di smog (erano 49 nel 2023), seguita da Cremona con 57 e dagli altri capoluoghi della pianura, tutti ben oltre il limite.
Il quadro è ancor più negativo nei piccoli centri della pianura zootecnica: Soresina di nuovo batte tutti i capoluoghi con ben 75 giornate, mentre si migliora spostandosi verso l’Alta Lombardia, dove oltre a Bergamo si trova Como (21 giorni), mentre Varese, Lecco e Sondrio, tutte al di sotto delle dieci giornate, chiudono l’anno consolidando il giudizio positivo.
Migliora la qualità dell'aria
Il 2024, secondo l'analisi dell'associazione ambientalista, si è chiuso come uno degli anni più piovosi e ciò ha favorito una qualità dell'aria migliore, secondo le misurazioni di Arpa Lombardia. Il dato medio in miglioramento nasconde però profonde differenze tra le città: decisamente male è andata Milano, che peggiora notevolmente rispetto al 2023. Male anche la Bassa Padana: Cremona si conferma come città più inquinata della Lombardia, a indicare come le emissioni che derivano dalle attività agricole, in particolare dagli allevamenti intensivi, incidano sempre più sulle rilevazioni.
Infatti, tra le stazioni di misura i cui valori sono monitorati da Legambiente spicca anche quest’anno un piccolo centro, quello di Soresina nel Cremonese, lontano da grandi arterie autostradali e da grandi concentrazioni industriali, ma molto inquinato per l'alta densità di capi allevati, con conseguenti elevate emissioni di ammoniaca, che porta alla formazione di particolato sottile.
«Merito delle direttive Ue»
«Le politiche per la qualità dell’aria dimostrano la loro efficacia nel tempo, ma si prenda atto che sono trainate dal quadro di regole dettate dalla Ue» ha dichiarato Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia.
«In questo scenario normativo, latita invece il protagonismo di regioni e città quanto a investimenti e azioni incisive. Se nonostante i miglioramenti la Pianura Padana resta l’area più inquinata d’Europa è anche per la mancanza di una regia territoriale efficace per ciò che riguarda, ad esempio, le strategie di mobilità, il riscaldamento civile e le politiche agricole. Ci aspettiamo che tutto ciò sia sviluppato quanto prima, a partire dal nuovo Piano regionale degli interventi per la qualità dell’aria (Pria)».
Considerazioni simili arrivano da Damiano di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia: «È sempre più chiaro che non sarà possibile raggiungere gli obiettivi di qualità dell’aria della nuova direttiva Ue senza un’azione che chiami in causa il sistema agrozootecnico padano. Non si tratta solo di aggiornare gli allevamenti, ad esempio mediante le coperture delle vasche e i limiti agli spandimenti di liquami: occorre anche ristrutturare un settore troppo cresciuto nei decenni passati per rispondere al richiamo dell’industria alimentare, portandolo invece a produrre meno ma meglio, e in equilibrio con il territorio».
Un aeroporto a due passi dal centro città, terzo in Italia per passeggeri. Follia
Bergamo è una delle città più inquinate d’Italia a causa del traffico e dell’aeroporto , è sempre ai primi posti per mortalità da tumori correlabili all’inquinamento. Questi sono i dati reali purtroppo . E nessun politico interviene ……
Discreta??? È come dire che il penultimo della classe è più bravo dell'ultimo! Confrontate i dati non con la.sola Lombardia ma con tutta Italia o con tutta Europa e vedrete come l'aria di Bergamo non è proprio discreta! Il problema è che in pianura padana non c'è mai vento; le azioni attuali fanno solo il solletico.
I colpevoli delle polveri sottili sono sicuramente quelli che osano scaldarsi a legna o chi, come me, gira in Panda. Invece le centinaia di aerei, che partono e arrivano a Orio, consumando circa 100 lt al minuto, di più in decollo, sono da considerare salubri emettendo aria pura. Ma sicuramente vieteranno le auto, più facile che toccare SACBO e il suo presidente.
Discreta l'aria? Ma chi volete prendere per il... L'aria fa SCHIFO. Apri le finestre alla mattina e entra tanfo di cherosene. E dite che la qualità dell'aria è discreta. Ovviamente, la colpa, è delle stufe, delle vetture, delle scoregge delle mucche e quant'altro. Gli aerei invece, emettono, aria di montagna.