Sanità

La ricerca del Mario Negri: il pesce in scatola riduce il rischio di tumore al colon-retto

La ricerca effettuata sul consumo separatamente dal prodotto fresco: ridotto il rischio del 30 per cento

La ricerca del Mario Negri: il pesce in scatola riduce il rischio di tumore al colon-retto
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Mangiare pesce in scatola non solo fa bene, ma può prevenire l’insorgenza di tumori al colon-retto: a dirlo è una ricerca dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Irccs, condotta insieme all’Università degli Studi di Milano nel contesto dell’Italian Institute for Planetary Health (Iiph). Nello studio ci si è concentrati sul consumo di pesce in scatola separatamente da quello fresco: il risultato è stato che i soggetti che consumavano almeno due porzioni di questo alimento conservato sott’olio a settimana, del peso di 80 grammi ciascuna, avevano visto ridurre del 34 per cento il rischio di incorrere in questo tipo di malattia.

«I risultati emersi dallo studio – ha spiegato Carlotta Franchi, ricercatrice del Dipartimento di politiche per la salute dell’Istituto Mario Negri e coordinatrice scientifica di Iiph – sono un ulteriore passo avanti per sostenere che il consumo di pesce in scatola sott’olio può essere incluso all’interno di una dieta sana ed equilibrata, essendo minimamente processato, perché cotto a vapore, pulito, messo sott’olio e inscatolato senza conservanti». Le implicazioni per la salute pubblica possono essere molto rilevanti, dato che quello al colon retto è un tumore che presenta elevata incidenza e alta mortalità, sia nei Paesi ad alto che in quelli a basso e medio reddito, e il pesce in scatola è un alimento sempre più consumato, grazie alla sua praticità e la sua accessibilità economica.

La ricerca ha analizzato i dati di due studi caso-controllo che, grazie al sostegno di Fondazione Airc, sono stati condotti tra il 1992 e il 2010 in diverse aree italiane, coinvolgendo un totale di 2.419 pazienti con diagnosi di tumore al colon-retto e 4.723 controlli non affetti dal tumore. La riduzione del rischio di insorgenza è confermata anche nel caso che il tumore del colon e quello del retto vengano considerati separatamente. Tra le possibili spiegazioni, c’è quella per cui i benefici potrebbero essere collegati al contenuto di acidi grassi omega-3 o ad altri nutrienti presenti nel pesce stesso.

«Questo – ha concluso Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri e vicepresidente di Iiph - è un esempio concreto delle attività che stiamo conducendo con l’Italian Institute for Planetary Health che, tra i suoi obiettivi, si propone di valutare il ruolo che gli alimenti hanno nella prevenzione delle patologie».

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