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La Rsa è sempre più un bene di lusso in Lombardia: ancora aumenti sulle tariffe

La Spi Cgil è indignata del fatto che molte strutture stiano giustificando il costo più alto come conseguenza del nuovo contratto nazionale

La Rsa è sempre più un bene di lusso in Lombardia: ancora aumenti sulle tariffe
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I costi delle case di riposo sono sempre più alti e questo è un trend che continua ormai da tempo, anche da prima del Covid e, in particolare, proprio in Bergamasca.

I sindacati però segnalano come da qualche tempo «diverse famiglie lombarde hanno trovato nella propria casella postale una lettera che, parola più, virgola meno, nelle prime righe dice così: "con la presente desideriamo informarvi che la retta di degenza subirà un incremento, reso necessario dopo il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale"».

«Gestione privatistica»

Questa motivazione però a Spi Cgl Lombardia proprio non va giù. «È inaccettabile che le strutture facciano intendere che l'elevato costo a carico delle famiglie sia dovuto al rinnovo di un contratto nazionale atteso da tempo - commenta Daniele Gazzoli, segretario Generale di Spi Cgil Lombardia - ancora una volta gli interessi di lavoratori e ospiti vengono strumentalizzati e messi in contrapposizione tra loro per giustificare la gestione privatistica di parte del settore».

Attacco a Regione

In questa situazione il sindacato vede una chiara dimostrazione di «debolezza di Regione Lombardia nel governo di questo importante settore dell'assistenza agli anziani», ricordando che la regione ha stanziato risorse importanti per andare incontro al maggiore carico assistenziale di alcune tipologie di ospiti, a copertura di una buona parte del costo dei farmaci, prima totalmente a totale carico delle Rsa, e anche un contributo ai maggiori costi dovuti ai rinnovi di alcuni dei tanti contratti nazionali presenti nelle Rsa».

Le testimonianze

Spi Cgl Lombardia ha raccolto la testimonianza di Camilla (nome di fantasia). Sua madre ha 84 anni e dal 2022 è ricoverata in una Rsa della provincia di Cremona. Racconta: «Settimana scorsa abbiamo ricevuto una lettera con la quale la struttura ci comunica che dal 1 febbraio la retta giornaliera passerà da 63,9 euro a 65,40 per l'aumento dei costi di gestione del personale e che l'avviso era mandato per mettere nelle condizioni la famiglia di fare le proprie valutazioni. Non abbiamo molte alternative. Ad oggi la pensione della mamma copre la retta, che da febbraio 2025 dovrebbe toccare i 2030 euro al mese, ma non sappiamo per quanto basterà».

Sottolinea inoltre come da fine aprile 2022, giorno del ricovero in struttura della madre, ad oggi, ha assistito a un aumento complessivo della retta giornaliera di cinque euro, passato da 60,40 euro ai 65,40 annunciati per l'inizio del prossimo mese.

La Rsa sta diventando un bene di lusso

«Nessuno controlla gli aumenti delle rette che vengono decisi a totale discrezione delle Rsa e che le famiglie sono costrette a subire perché lì ci sono i loro cari: la carenza di posti letto rende impossibile anche pensare ad un trasferimento in un'altra struttura - conclude Federica Trapletti, della Segreteria Spi Cgil Lombardia - Le Rsa sono parte integrante dell'offerta socio assistenziale di cui anziani e famiglie avranno sempre più bisogno. Non possiamo rassegnarci all'idea che la cura dell'invecchiamento sia affidata al libero mercato né tantomeno all'idea che un ricovero necessario diventi un bene di lusso».

Commenti
Michele

Però sono stati spesi 90 milioni di euro per la pista da bob per le olimpiadi

Michele

Anche ai genitori saltava la testa quando il neonato piangeva di notte e loro dovevano andare a lavorare, rinunciando a tutto per non fare mancare al figlio.Prova tu a fare il genitore

gigi

Un ASA a 38 ore a settimana, col contratto Uneba rinnovato, guadagna circa 1500 euro lordi. Immaginate il netto. Fino ad ora è proprio perché si sono sempre sottopagati i dipendenti che quei fenomeni che le amministrano sono sempre riusciti a mandare avanti la baracca. Li voglio vedere quando arriveranno i pensionati pagati col sistema retributivo. Cosa faranno? Capolarato? Ma non vi vergognate a mandare in giro lettere di questo genere?

Barzaghi Raffaella

Rsa Croce di malta Canzo CO: da giugno 2021, quota di 63,00 euro, a gennaio 2025, 78,00 euro. Chi entra nel 2025, pagherà 93,00 euro al giorno. Purtroppo c'è chi non ne può fare a meno.

Silvio

Il servizio è adeguato per quello che si paga. Le cooperative cercano di risparmiare, ma pochi sono i famigliari che si informano... e le risposte da parte delle cooperative: se le va bene è così oppure se lo porti a casa!

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