Frane dopo le piogge

Statale 469 bloccata sul Sebino, smottamento a Foppolo e massi caduti a Villa d'Ogna

In Bergamasca preoccupano diverse situazioni sul lago, ma anche nelle valli Brembana e Seriana: sopralluoghi di geologi ed interventi

Statale 469 bloccata sul Sebino, smottamento a Foppolo e massi caduti a Villa d'Ogna
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Diverse sono le frane e gli smottamenti che preoccupano in questo periodo la Bergamasca: dopo le abbondanti piogge, una frana ha bloccato la statale 469 Sebina Occidentale, tra Riva di Solto e Tavernola, ma c'è stato anche lo smottamento a Foppolo di metà della pista da sci che scende da Montebello, alla quale si aggiunge la frana avvenuta stamattina (martedì 4 giugno) a Villa d'Ogna.

La frana tra Riva di Solto e Tavernola

A quanto pare, come riportato oggi da L'Eco di Bergamo, la situazione per il materiale staccatosi dalla parete rocciosa e caduto sulla carreggiata della statale 469 è più seria del previsto. I tratto appartiene tecnicamente a Portirone, una frazione di Parzanica, e costituisce di fatto un'interruzione del collegamento tra Riva e Tavernola, che compromette ulteriormente la viabilità su quella strada, dopo il cedimento di via Paglia a Lovere.

Anas ha piazzato transenne e cartelli di divieto di transito e, dopo il sopralluogo di un geologo, si è stabilito che il segmento rimarrà chiuso fino a quando non si saranno rimossi gli alberi e le ceppaie in bilico sulla strada, così come le masse di terra instabile e i detriti bloccati dalle barriere, con presenza di massi pericolanti. Per liberare le reti dal materiale, però, si deve prima sfoltire la vegetazione, per cui sarà un lavoro lungo e richiederà diversi giorni: secondo quanto dichiarato dal sindaco di Tavernola, Ioris Pezzotti, nella migliore delle ipotesi la riapertura dovrebbe avvenire giovedì prossimo, ma a senso unico alternato da semaforo.

Lo smottamento a Foppolo

La scorsa giornata, invece, a Foppolo c'è stato un sopralluogo dove è avvenuta la frana lo scorso sabato primo giugno: presenti il sindaco Gloria Carletti e il geometra del Comune, ma anche esponenti di Regione, tra cui il consigliere Jonathan Lobati e un geologo della società Montecarisole, proprietaria dei terreni. Si è stimato che la frana abbia un fronte di cinquanta metri e sia scivolata per trecento metri, portandosi via metà della pista e spostando circa tremila metri cubi di materiale.

Adesso si dovrà aspettare la valutazione dei tecnici, anche rispetto a quali interventi effettuare ed il loro costo, con una probabile operazione congiunta tra pubblico e privato. In ogni caso, secondo quanto dichiarato dalla prima cittadina, la pista dovrebbe comunque riaprire il prossimo inverno.

Caduti massi a Villa d'Ogna

Disagi si sono però registrati anche in Val Seriana, dove questa mattina, all'alba, dei massi sono caduti dal monte Secco sulla carreggiata della provinciale che collega Villa d'Ogna a Valbondione, provocandone la chiusura per motivi di sicurezza. Lo smottamento, avvenuto vicino alla segheria Fornoni, non ha causato feriti e il transito è comunque garantito da via Cunella.

L'Amministrazione ha fatto sbarrare la strada e già oggi dovrebbe avvenire il sopralluogo di un geologo della Provincia, che stabilirà l'entità della situazione e gli interventi da effettuare per poter riaprire il tratto.

Commenti
Francesco Giuseppe

Ovviamente l'ANAS romana, in piena stagione turistica, lascia nei guai la sponda occidentale del Sebino. Ovvio, mica siamo a Roma, che i polentoni si arrangino.

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