Perché?

L'abbattimento del cedro al parco Marenzi e il destino dei pulcini di airone cenerino

Il fatto ha scatenato la reazione della Lav e della politica, con l'intervento della consigliera Oriana Ruzzini e un'interpellanza del consigliere Simone Paganoni

L'abbattimento del cedro al parco Marenzi e il destino dei pulcini di airone cenerino
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Il cedro abbattuto il 7 marzo nel parco Marenzi di Bergamo aveva tra i suoi rami un nido e in questi c'erano dei pulli, ovvero dei pulcini, di airone cenerino. Il fatto ha scatenato la reazione dell'associazione animalista Lav e della politica, con l'intervento della consigliera Oriana Ruzzini e del co-portavoce di Europa Verde Bergamo Giuseppe Canducci, nonché con l'interpellanza sottoposta al Consiglio comunale dal consigliere Simone Paganoni (Patto per Bergamo).

Le domande di Paganoni

Nel suo documento, Paganoni sottolinea la problematicità non tanto dell'abbattimento del cedro in sé, ma delle modalità e delle tempistiche con le quali l'operazione è stata condotta.

In particolare, si chiede «perché si è deciso di abbatterlo proprio a marzo, ovvero durante il periodo di nidificazione, visto che l'albero era in una situazione grave già da oltre un anno»; «perché, prima di procedere all'abbattimento, non si è fatto un sopralluogo e non si è chiesto un parere preventivo al garante dei diritti degli animali», partendo dal presupposto che l'amministrazione fosse consapevole della presenza dl nido in quanto «talvolta, negli anni scorsi, alcuni pulli cadevano e venivano fatti interventi (da parte del custode e dalla polizia provinciale) per rimetterli in sicurezza»; infine, «visto che, per l’abbattimento, si è utilizzato un "carrellino", perché non lo si è utilizzato anche per controllare ed eventualmente rimuovere il nido anziché farlo cadere a terra da una altezza considerevole». 

Paganoni chiosa anche con quella che, più che una domanda, suona come un ammonimento, chiedendo: «Se corrisponde al vero che il Comune di Bergamo rischia di "default" una denuncia penale in quanto trattasi di fauna protetta».

«Serve più cura»

Europa-Verde si concentra sulla gestione del verde pubblico, per la quale chiedono «più cura e attenzione, ma anche molta più sensibilità e cura da parte di chi esegue i lavori». Come Paganoni si chiede: «Il cedro abbattuto al parco Marenzi era pericolante non da ieri, perché abbatterlo senza tenere conto dei nidi di airone? È nota la possibilità di trovarne. Prima di procedere con abbattimenti seppur improrogabili, la legge impone di controllare se tra i rami ci sono nidi con uova o pulcini. Questa attenzione è mancata ai vertici che hanno comandato l'abbattimento, è mancata all'azienda che si è fatta carico di eseguire, è mancata all'operatore finale evidentemente incompetente sul tema. Gli errori compiuti non sono ammissibili, l'amministrazione è chiamata a dare spiegazioni e porre maggiore attenzione. Con i cittadini e le associazioni chiediamo il rispetto delle leggi a tutela degli animali e della biodiversità». 

Anche Lav aderisce alla presa di posizione di Europa Verde Bergamo con una nota: «Ancora troppo spesso si decidono interventi sul verde pubblico senza tenere in alcun conto chi quel verde lo abita e ne fa rifugio e casa. Gli alberi sono microcosmi di vite che devono essere preservate e tutelate, tanto più se difese dalla legge».

Commenti
Luca

Giusto, il nido andava protetto e messo in salvo. Onestamente non ci voleva molto a farlo. Poi però molti animalisti plaudono all'idea dell'aborto in costituzione. Salviamo i pulcini, ma non i bambini.

Fabio

Delirio animalista...

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