L'opinione

«L'abbattimento della scaletta di via Bonomelli è irrilevante, soldi buttati al vento»

Un lettore ci ha scritto per criticare la decisione del Comune di abbattere il passaggio pedonale, un intervento dal costo di 98 mila euro

«L'abbattimento della scaletta di via Bonomelli è irrilevante, soldi buttati al vento»
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È notizia di qualche giorno fa che l'Amministrazione comunale ha deciso di abbattere definitivamente la scaletta che collega la stazione a via Bonomelli, nei pressi dell'Infopoint. Al suo posto, un muretto e nuove piantumazioni per un investimento pari a circa 98 mila euro. La decisione è stata presa a seguito dei preoccupanti fatti di cronaca consumati in zona, soprattutto aggressioni.

A fronte di questa notizia, un lettore ha scritto alla nostra redazione per dire la sua e sottolineare come «la chiusura di quella scaletta sia totalmente irrilevante».

«Nel vostro articolo – si legge nel messaggio – era ben visibile in una foto la scaletta ritenuta il problema della zona. A tal proposito proposito, posso dimostrare che la chiusura di quella scaletta è totalmente irrilevante, altrettanto la nuova piantumazione. Irrilevante perché né l'una né l'altra soluzione servirà per eliminare, o quantomeno diminuire, il flusso di persone che frequentano quella zona per bere, per fare uso e vendere droga».

La fotografia allegata dal lettore (che potete vedere in apertura) mostra la presenza a pochi metri dalla scaletta “incriminata” del passo carrabile che da via Bonomelli «porta ai cancelli della Polfer, al bar del dopolavoro ferroviario e ad alcuni parcheggi connessi. Mi viene spontanea una domanda: i pedoni che fino oggi stanno usando la scaletta come passaggio pedonale, quando verrà chiusa non potrebbero usufruire del passo carrabile per salire o scendere da e per via Bonomelli? Se questa opzione diventasse il punto del nuovo transito pedonale, sono veramente buttati al vento i 98 mila euro stanziati per chiudere una scaletta che non risolve nessun problema».

Il lettore parla anche delle nuove piantumazioni di siepi e alberi. «Se non si vieta alle persone di bivaccare lì, tra qualche giorno le nuove piante diventeranno come quelle attuali. La cosa che non riesco a capire è come sia possibile che persone ritenute colte, preparate e che fanno parte del governo cittadino attuino dei correttivi di cui si riesce subito a capire l'inutilità e lo spreco di soldi. Non ho parole».

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