Ladri in casa, i timori dei bergamaschi quando partono per le ferie (e come si difendono)
L'Osservatorio Sara Assicurazioni ha svolto un'interessante ricerca, spiegando anche come ci tuteliamo nella nostra provincia
Cresce il timore di furti in casa tra i bergamaschi: oltre uno su tre (40 per cento) non si sente al sicuro nella propria abitazione e dichiara di essere oggi più preoccupato di quanto non lo sia stato negli ultimi due o tre anni. Una sensazione alimentata da esperienze individuali, così come dai molti casi di cronaca, che raggiunge uno dei picchi proprio in questo periodo, con le partenze estive per le vacanze. A rivelarlo è l’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni, che ha fornito alcuni dati piuttosto interessanti.
I timori dei bergamaschi
La maggiore preoccupazione è quella di aggressioni rivolte a sé o ai propri familiari (56 per cento). C’è poi il timore per i danni economici legati ai danneggiamenti della casa (35 per cento) e alla sottrazione di denaro e oggetti preziosi (12 per cento). Ma a preoccupare sono anche i danni emotivi, dovuti alla perdita di beni affettivi (33 per cento). Il momento in cui i bergamaschi sono più in pensiero, come si può intuire, è quando sono fuori casa (44 per cento), per lavoro o per le vacanze. Il 40 per cento teme invece di subire un furto di notte, mentre dorme.
Come si difendono
Ma come si proteggono gli abitanti nella nostra provincia? La prima soluzione cui guardano è il miglioramento della sicurezza di porte e finestre (54 per cento). Seguono le soluzioni tecnologiche, attraverso l’installazione di un impianto di allarme o di sorveglianza (52 per cento). In procinto di partire per le ferie, oltre due su tre (79 per cento) pensano di chiedere ai familiari di dar un occhio alla casa e il 63 per cento ritiene utili, come deterrente per i ladri, i gruppi di vicinato.
Per tutelarsi dalle conseguenze di questi eventi spiacevoli, in molti sottolineano infine l’utilità di una polizza assicurativa per coprire i danni economici (63 per cento), ma anche per far fronte a eventuali riparazioni da parte di professionisti (44 per cento). Un altro 23 per cento sottolinea poi il senso generale di sicurezza che riceverebbe dal sapersi protetto.