L'albero, le lucine e una targa: Silvia Ferrari è ancora lì a Comun Nuovo
Scomparsa nel 2019 a 43 anni, era una ragazza con sindrome di down che viveva nella casa famiglia di Rataplan
di Andrea Carullo
A Silvia, una ragazza speciale. Sono le parole incise sulla targa commemorativa dedicata a Silvia Ferrari, cittadina di Comun Nuovo scomparsa il 14 novembre 2019 a 43 anni. L’Amministrazione comunale presieduta dal sindaco Ivan Moriggi, in occasione del periodo natalizio, ha deciso di piantare e inaugurare un albero di Natale dedicato a lei, per ricordarla e onorarla.
Ma chi era Silvia? Per tutti, un’amica e un sorriso sincero capace di allietare persino gli animi più tormentati; per altri, come per i ragazzi della casa famiglia del gruppo Rataplan, una sorella maggiore. Silvia era una ragazza con sindrome di down che viveva nella casa famiglia, si occupava degli altri e trascorreva il tempo in loro compagnia, regalando gioia anche nei momenti più difficili. La sua perdita, anche ad anni di distanza, ha lasciato un vuoto che difficilmente sarà possibile colmare.
«È così che è nata l’idea di dedicarle quest’albero», ha detto Angelo Provenzi, consigliere comunale, nel suo discorso introduttivo all’iniziativa di martedì 20 dicembre. «Piantare semplicemente un albero avrebbe avuto un senso ambientale ed ecologico, ma non era solo questo il nostro intento. Volevamo dimostrare la sensibilità del territorio e l’attaccamento che tutti noi provavamo nei confronti di Silvia, volevamo permettere ai ragazzi della casa famiglia, senza dubbio tra quelli che più di tutti soffrono la sua mancanza, di poter avere un luogo fisico in cui ricordarla e prendersi ancora cura di lei».
«È soltanto un piccolo pensiero - aggiunge Luca Ferri, assessore comunale - ma così facendo vogliamo ricordarla e farla rimanere con tutti quanti noi, per tutti gli anni a venire. Ogni volta che accenderemo le luci di quest’albero, che volgeremo lo sguardo verso i suoi rami o che ci fermeremo a leggere questa targa, sarà un segno che Silvia è ancora con noi».
Una ragazza nata e cresciuta a Comun Nuovo, persona ammirevole che tutti in paese conoscevano e a cui volevano bene. Una persona espansiva, ben voluta, abituata a far valere le proprie idee senza mai prevaricare gli altri: questa era Silvia.
All’iniziativa erano molti i presenti che hanno voluto darle un ultimo saluto, parlando a cuore aperto come soltanto chi è veramente vicino a qualcuno può fare. «Era una ragazza dolcissima, sempre sorridente. Aveva un sorriso così grande da scaldare il cuore», sono i commenti sulle labbra dei cittadini. «Ci aspettava alla finestra quando sapeva che dovevamo passare lì davanti e ci salutava radiosa, era in grado di rallegrarci la giornata e potevi capire che era proprio felice di vederci», raccontano altri presenti.
Il sindaco Ivan Moriggi, in apertura ha voluto ribadire l’attaccamento della comunità nei confronti di Silvia. Era presente l’Amministrazione comunale, le associazioni e i cittadini. C’era anche don Claudio Brena, parroco del San Salvatore di Comun Nuovo, che ha aggiunto: «Era molto sentita nella nostra comunità. Nella sua semplicità e nella sua disponibilità era presente tanto nel territorio quanto in chiesa, si dava molto da fare nel coro con il dono che aveva per il canto. Silvia non sarà dimenticata e rimarrà sempre un esempio di quanto bene ognuno di noi può fare per il prossimo».
Ultima di otto fratelli, anche la famiglia di Silvia era presente per omaggiarla e Franco Ferrari, suo fratello maggiore, ci racconta qualcosa in più di lei: «Aveva tanta, tanta voglia di fare, di stare in giro e rendersi utile. Lavorava alla mensa, cantava nel coro, faceva tutto ciò che i suoi mezzi le permettevano. Ha conosciuto i ragazzi del Rataplan, i suoi amici, ed è stata bene anche grazie a Federica Ceroni, all’epoca educatrice ed ora coordinatrice del gruppo. Lei si è occupata di Silvia da sempre, l’ha aiutata in così tanti modi che non smetterò mai di esserle grato».
Infine, l’assessore Luca Ferri ha voluto ringraziare tutti coloro che sono stati vicini alla loro concittadina scomparsa, in particolar modo alle associazioni che hanno accompagnato il progetto: «Tengo a ringraziare personalmente tutte le associazioni presenti (Alpini, Avis, Aido, Spanalach), l’associazione Genitori, il sindaco dei ragazzi Giorgia e i suoi consiglieri, i ragazzi del Rataplan e la loro coordinatrice Federica Ceroni per aver reso possibile tutto questo. È importante che così tante associazioni abbiano fatto il possibile per essere presenti, perché questo è il segno di quanto Silvia fosse amata e presente nella vita quotidiana della nostra comunità».
Da adesso un nuovo albero sempreverde, l’albero di Silvia, si ergerà a pochi passi dalla casa famiglia proprio dove lei viveva. I ragazzi del Rataplan si occuperanno di preservarlo, curarlo e addobbarlo ogni anno in occasione del Natale, così da poter ricordare la loro amica, sempre con quel suo raggiante sorriso dipinto in volto.