La contraddizione è intrinseca nella giunta. Sinistra d'aspetto più che per missione. Se solo andiamo a ripercorrere i passi che hanno portato all'elezione di questi, sostenuti notoriamente dalle famiglie più ricche e borghesi, ci diamo tutte le spiegazioni delle traiettorie che stanno portando CIttà Alta a divenire un luogo non più abitabile dai suoi cittadini. Svegliatevi finalmente, ma una volta svegli non chiudete ancora gli occhi, noi che veniamo da fuori e amiamo la città, non possiamo farci nulla non essendo residenti e quindi elettori. Ce ne siamo accorti da tempo!
Commenti su: «L’anima di Città Alta è in pericolo: il tempo delle promesse è finito»
Barbara,
perché questo essere così li irosa e livorosa? L’esordio del suo scritto è a dir poco odioso.
Lei evidentemente non vive in Città Alta anche se forse desirerebbe farlo. Oppure appartiene a uno dei Comitati “varie d’eventuali”?
Non entrò nel merito, ma la informo che molte degli spazi commerciali presenti sono di proprietà comunale. Che ha privilegiato l’apertura di un negozio per gadget canini a quello di un fruttivendolo. Attualmente il negozio è sfitto.
Assolutamente d'accordo con il Sig. Foresti.
Non salgo in Città Alta da almeno 3 anni e ridotta come ora, non attira proprio chi l'ha conosciuta e frequentata tanti anni fa.
Privilegi solo per loro ed i loro amichetti, si deve fare tutto il possibile per fermare questa trasformazione che oltre a riempire le tasche dei soliti trasforma un gioiello come città alta in un bene privato per pochi e penalizza i residenti e i bergamaschi tutti, io sono nata e cresciuta ai piedi di città alta e l'ho vissuta per molto tempo, oggi non è più ciò che era e qualcuno ha pianificato tutto questo.
Anche Bergamo e non solo città alta,degrado,servizi inefficienti,insicurezza,non la riconosco più e come me anche molti cittadini, solo chi non ha interesse a non vedere x questioni di
guadagno, non vede,la nostra città in mano a questa cricca è veramente in declino, a noi cittadini non resta che pagare le tasse,vedrai che bergamo!
Purtroppo Bergamo è solo turisti aeroporto BeB noi cittadini che paghiamo le tasse sfruttati e basta
Sono assolutamente d'accordo, prima di tutto si tuteli il cittadino e la sua libertà di vivere nel proprio contesto, ho frequentato città alta per motivi di studio per dodici anni, il suo fascino e i suoi silenzi sono svenduti per soldi dai turisti mordi e fuggi, così andando avanti ci troveremo come a Firenze
il signor Foresti ha ragione, ormai chi ha più bisogno non può sperare di avere sostegno nemmeno da una giunta di centro sinistra e questo vale per tutti i quartieri di Bergamo, non solo per città alta
Caro sg Foresti non è solo Città Alta che sta morendo
Basta fare un giro in centro e in periferia
Ennesima lettera senza senso, perlatro sempre proveniente dalla stessa persona, che non so quale rappresentanza abbia da parte degli attuali residenti di Città Alta.
Forse si dimentica il presupposto di base: il posto auto, e perdipiù sotto casa, NON è un diritto, altro che averlo gratis. Pagare 120 € all'anno per parcheggiare nelle strisce gialle è già una miseria, 10 euro al mese, meno di un aperitivo in Città Alta. Non sta scritto da nessuna parte che ci deve essere un posto auto per ogni residente, l'idea è proprio quella di limitare l'utilizzo dell'auto. Mi chiedo quanti dei residenti in Città Alta abbiano effettivamente bisogno di utilizzare l'auto tutti i giorni, considerando che i mezzi pubblici esistono ed è possibile richiedere, a 10 euro l'anno, il pass saltafila per la funicolare, quindi il problema code non si pone proprio, checchè qualcuno voglia far credere per attirare acqua al suo mulino.
Inoltre, la popolazione di Città Alta è notevolmente cambiata negli ultimi 20 anni; non più persone nate e cresciute in Città Alta, se non in minima parte, età media 50 anni (e non 220 come si vuole fare credere), certamente non nelle condizioni di salute precarie che si spacciano come la normalità. La polazione, inoltre, continua a diminuire, non si capsice in base a che cosa i posti auto dovrebbero essere gli stessi.
Chi ha veramente bisogno di aiuto ha la possibilità di avere permessi per care givers che possono lasciarli direttamente sotto casa e poi andare a parcheggiare più lontano, nei posti autorizzati che, ricordo, non sono solo sulle mura, ma a meno di 100 metri da Piazza Angelini. Ovviamente, come in tutti i quartieri, chi prima arriva meglio alloggia.
Queste sono inutili lagnanze di chi pretenderebbe che il Comune mantenga vecchie abitudini (badi bene, abituidini, non diritti) che non hanno più ragione di esistere in una città che è cambiata. Non mi risulta, peraltro, che nessun residente, quando si è prospettato di adibire a strisce gialle l'area lungo le Mura, abbia mai fatto presente che non intendeva utilizzare quei parcheggi perchè troppo lontani, se li sono semplicemente presi, togliendoli alla disponibilità di tutti, per poi lasciarli vuoti e continuare a parcheggiare a casaccio in qualunque angolo della città.
Riguardo ai negozi di vicinato: mi risulta che molti dei negozi (gli immobili, intendo), sono di proprietà di residenti, quindi bisogna chiedersi: perchè i negozi di vicinato hanno lasciato? Sarà forse perchè i proprietari gli hanno triplicato l'affitto? Quindi di chi è la colpa se al posto del fruttivendolo apre un locker? Facile dare la colpa al Comune, quando gli interessi dei moltissimi residenti in Città Alta che hanno attività nel turismo o ad esso collegate, sono i primi che si vogliono tutelare.
L'unica cosa che il Comune avrebbe potuto fare era limitare l'apertura di B&B, obbligando ad affitti a lungo termine i proprietari, e ti immagini cosa sarebbe successo? Sarebbe stata lesa maestà, non sia mai che uno non possa diposrre della sua proprietà privata!
Quindi, di cosa stiamo parlando? Volete fare soldi con i turisti, o volete mantenere Città Alta come una volta (cosa peraltro impossibile, fatevene una ragione...)?
concordo perfettamente su quanto scritto nella lettera.
Spiace dirlo ma nn riconosco più la città alta che c'era una volta.... quella vera ! Quella dove si assaporava un certo fascino con un ritorno al passato ...
Oggi è solo turisti che riempiono le vie, un andirivieni che fa felici solo i commercianti ma che purtroppo rende infelici tutti i cittadini che la abitano e i bergamaschi che amavano fare quattro passi in un atmosfera tutta particolare
Per qualche anno ho vissuto in Via S.Tomaso, alle pendici di Città Alta. Quello che dice Marco Foresti mi ha acceso vecchi ricordi di 30 anni fa, ma adesso la situazione mi pare peggiorata. Dovrei sorprendermi che un (ex) sindaco che abita in Città Alta non si sia accorto della situazione? No. Situazione che, peraltro, potrebbe essere risolta con poco. Ah già, è lo stesso sindaco che ha voluto il parcheggio della Fara, con i suoi prezzi esorbitanti.
Marco Foresti ha perfettamente ragione. Non è possibile togliere quei parcheggi senza avere pensato a giuste alternative per i residenti. Lì abitano anche persone anziane e facendo così li si chiude in casa perché un anziano non riesce a farsi 600 metri (il minimo se trova il posto auto più vicino) in salita per andare a casa sua e 600 in discesa per salire sulla sua auto senza rischiare pericolose cadute. In giunta c'è pure una persona in possesso di una laurea in fisioterapia mi pare, quindi dovrebbe avere maturato una certa sensibilità sulla questione o forse non ha molta voce in capitolo. Comunque, visto che lo farà, pensi a quegli anziani quando andrà a tagliare il nastro.
Da quando si è liberalizzata l apertura di negozi/locali pubblici senza limiti di distanza, è segnata la fine della vita dei centri storici. Chiaro che rendono di più b&b e ristorazioni varie che non il fruttivendolo. Il Comune guadagna dalle tasse sui proventi e spende inopinatamente. Città Alta è ormai un lunapark, non c è ritorno. Meno male che noi vecchietti l abbiamo goduta da bambini.😔
Da residente in città alta da 20 anni posso confermare al 100% quanto riportato nell'articolo.
Personalmente ritengo inaccettabile che nessuno intervenga e limiti la presenza/operato di agenzie che gestiscono centinaia di alloggi per affitti turistici, alloggi sottratti alle locazioni a lungo termine dei residenti, con conseguente aumento eccessivo del prezzo di quei pochi alloggi rimasti e lo spopolamento del borgo. Alla faccia del turismo che porta soldi, dal mio punto di vista, ai residenti di Bergamo li sta togliendo (vedi prezzi case, ristoranti, parcheggi in aumento)
Quand'ero ragazzo, al tempo ahimé lontano in cui frequentavo il Sarpi e poi ancora negli anni dell'università e del primo lavoro contavo le auto con targa straniera parcheggiate sulle Mura ed ero fiero se superavano le dita di una mano; ero orgoglioso della mia città e l'appartenervi mi pareva un privilegio indicibile. Ascoltavo con intimo compiacimento i commenti ammirati dei pochi turisti sulla funicolare; di Città Alta amavo ogni atmosfera, ogni angolo, ogni pietra. Tutto era prezioso, lento e santo. Era mia e io ero suo. Oggi invece salgo di rado e quasi con fastidio. Trovo che Città Alta in qualche modo sia divenuta più volgare, respingente, quasi finta. Quasi priva dei suoi abitanti, senza la trama minuta della vita quotidiana, frequentata senza uno scopo che non sia la fruizione passiva di una bellezza morta, resta solo la carcassa, rosa da innumerevoli topi: turisti banali, cittadini indifferenti, amministratori insipienti.
Per tutti coloro che scriveranno alludendo ai presunti privilegi di chi abita in Città Alta rispondo così:
Città Alta, tra bellezza e sacrifici: la verità di chi ci abita da una vita.
Viviamo in un momento di grandi cambiamenti per la nostra Città Alta. Il desiderio di renderla più bella e vivibile è, giustamente, condiviso da tutti. Ma tra l'entusiasmo per i progetti e le polemiche sui social, si sta diffondendo un'idea distorta: che chi vive qui sia un "privilegiato viziato" che si oppone al progresso per pura comodità.
La realtà, però, è ben diversa. Abitare in un centro storico come il nostro non è un privilegio, ma una scelta d'amore che comporta quotidianamente un'infinità di sacrifici e sfide. Una scelta che, per molti, sta diventando insostenibile.
Conosco bene la nostra Città Alta, ci sono nato 68 anni fa e ci ho sempre vissuto. Per questo, voglio raccontarvi i "privilegi" di cui godiamo ogni giorno, quelli che la gente sembra ignorare.
Vi elenco alcuni dei “privilegi” di chi abita in Città Alta:
1. Non avendo un garage di proprietà e non potendone acquistare o affittare uno, l'auto può essere parcheggiata solo negli appositi stalli gialli o nelle vie dove è consentito. Per questo si pagano 120 euro all'anno ad ATB. In gioventù ho avuto, per un periodo, due auto: una aziendale e una di proprietà. Sull'unico permesso rilasciato avevo entrambe le targhe. Quando una era parcheggiata in Città Alta, l’altra la ricoveravo in un'autorimessa affittata in Città Bassa, dato che nel centro storico non ce n’erano disponibili. E se lo diventavano, il costo era troppo elevato. Oggi è praticamente impossibile trovarne una che costi meno di un intero appartamento.
2. La mia abitazione dista circa 600 metri dagli stalli resi disponibili ai residenti sulle mura, circa mezzo chilometro, tutto in salita, da dove, forse, posso trovare posto. Non sono ancora un vero e proprio anziano e la salute, grazie a Dio, non mi manca, ma certo non prevedo la possibilità di ringiovanire, quindi non sarà sempre così facile e fattibile lasciare il mezzo così faticosamente lontano.
3. Abito da quando sono nato al quinto piano di una casa storica senza ascensore. Al di là di quanto costerebbe, non lo si può proprio realizzare. Quindi una volta arrivato sotto casa devo fare cinque piani di scale piuttosto ripide, dato che casa mia si configura tutt'oggi come una casa-torre.
4. La casa nella quale abito è letteralmente circondata da esercizi commerciali come bar e ristoranti, con dehors. Nulla di male, ci sono abituato e il rumore riesco a sopportarlo tranquillamente. Ma quando il rumore diventa troppo forte, magari in piena notte, cosa che ahimè capita spesso, l'abitudine non basta a ignorarlo e si rischia di non riuscire più a dormire.
5. I negozi di vicinato sono ormai quasi del tutto spariti e quelli che ci sono non hanno prezzi esattamente popolari. Occorre quindi prendere, di tanto in tanto, l'auto e rifornirsi nei supermercati che offrono ampia scelta a prezzi decisamente più abbordabili. Prendere l'auto significa liberare lo stallo in cui è parcheggiata, sperando al ritorno di trovarne un altro, possibilmente non a mezzo chilometro da casa.
6. Una volta, quando uscivo di casa, salutavo tantissime persone lungo la via perché ci si conosceva quasi tutti. Da molto tempo non è più così. Incontro ancora, per fortuna, qualche conoscente vicino di casa, ma la maggior parte delle persone che incrocio sono stranieri che hanno preso il posto di chi prima vi risiedeva e lì dormono per una notte o due. Chi abbandona Città Alta lascia, nel 90% dei casi, un appartamento che si trasforma in meno che non si dica in Casa Vacanza. Il tessuto sociale sta, nemmeno tanto lentamente, scomparendo del tutto.
7. La raccolta differenziata è una gran cosa ed è giusto che venga scrupolosamente fatta da tutti. La residenza lo fa, altri no. Risultato? Nelle vie di Città Alta non poche volte sembra d’essere in una discarica a cielo aperto: sacchi, sacchetti, scatole e, a volte, rifiuti senza contenitore lasciati ovunque, in qualsiasi giorno e ad ogni ora. Non vengono ovviamente ritirati e l’odore e la sporcizia imperano anche vicino alla propria abitazione.
8. Pur essendo Città Alta una zona con tanti esercizi commerciali, la vigilanza è praticamente inesistente. Di giorno c’è la Polizia Locale che fa quello che può, ma la sera già dall’ora di cena non c’è più nessuno a praticare un controllo costante. Spesso ubriachi scalano fontane, prendono a pedate portoni, urlano, minacciano i passanti e lordano muri e angoli con i loro escrementi. Se scendo in strada di notte e i disturbatori sono anche violenti, chi può intervenire?
9. L’auto in Città Alta è causa di tanti problemi. Bene, usiamo i mezzi pubblici. Purtroppo questa alternativa non è praticabile. Per fare pochi chilometri mi è capitato di buttare via ore e ore. Collegamenti pessimi e poco affidabili, code infinite alle fermate rendono spesso impossibile non usare la propria auto. Certo, si può andare a piedi, ma non sempre la passeggiata è fattibile, sia per cause meteorologiche, sia per i tempi a disposizione. Senza contare il fatto che, al rientro, la passeggiata è tutta in salita e non di poco conto.
10. Nelle nostre case, in Città Alta, ospitare parenti o amici è un problema. La ZTL, per carità, assolutamente necessaria, impedisce il facile raggiungimento delle nostre abitazioni e il costo dei parcheggi, ora obbligatori per tutti, non è esattamente a buon mercato.
11. Se si hanno figli giovani e senza patente, è impossibile non doverli accompagnare ovunque, soprattutto la sera o la notte. Vanno a una festa o praticano uno sport di gruppo? Nessun altro genitore potrà mai venire a prenderli o riportarli a casa. Solo noi potremo farlo, spostando l’auto dallo stallo, faticosamente trovato, sperando di ritrovarne uno libero al ritorno.
12. In ogni casa capita di aver bisogno di un artigiano. Quando lo si chiama e sente che deve andare in Città Alta, spesso dice: “Ah no, lì non ci vengo”. Se invece decide di venire, deve accreditarsi presso l’ATB per entrare con il mezzo nella ZTL. Accreditarsi costa, così come poi costa lasciare il furgone o l'auto in un parcheggio a pagamento. Costi che ovviamente vengono caricati, aggiuntivamente, sul conto finale.
Potrei continuare, ma penso che quanto già scritto basti per far capire a chi si ostina a vederci come dei privilegiati che non è proprio così. Abitare in Città Alta è bello, certo, ma non è un privilegio: è un vero e proprio amore sviscerato per questo centro storico che è di tutti, non solo di chi ci abita, ma che resta vivo e vero grazie a chi ancora qui resiste.
I residenti dovrebbero avere il posto gratis perché abitano li e non vanno in vacanza. Devono anche avvisare i vigili altrimenti prendono la multa perché da giovedì è ztl. Per andare a casa mia devo chiedere il permesso? Scandaloso. Non parlate di destra e sinistra perché sono tutti uguali. Auguri.
Pur non abitando in Città Alta ma comunque a Bergamo, condivido pienamente le preoccupazioni di chi ci vive. Città Alta è,ormai da tempo, stata svuotata della propria anima ad uso e consumo dei turisti. Non si può pensare di trasformarla in un parco giochi per turisti. Questa purtroppo non è l'unica occasione in cui Prima Bergamo pubblica articoli di questo genere .....il Comune cosa fa? Nulla ! Salvo poi pubblicare (su testate in cui i cittadini non possono commentare) articoli che sbandierano iniziative riuscite ( dal loro punto di vista) ....non vedo l'ora che questa giunta finisca di fare danno ma purtroppo......hanno ancora tempo !
"misure compensative". Sembra ci sia stato un esproprio. La proprietà di piazza Angelini è pubblica. Quello di parcheggiare praticamente gratis (10 euro al mese) è un privilegio che cade, non un diritto che si perde
È da almeno 10 anni che con la scusa di rendere città alta più bella, la si sta rendendo invivibile per i residenti ma anche per chi non abitando troppo lontano aveva l’abitudine di farsi un giro in città alta anche solo per un caffè. Tra telecamere, mezzi pubblici con interminabili code alla funicolare 7 giorni su 7, parcheggio con costi tipo Cortina ed ecco che magicamente non ci vado quasi più. Per non parlare dei ristoranti che mettono un piatto di Casoncelli a 17 euro
Il signor Foresti ha ragione al 100%.