La lettera

L’appello a sindaci e cittadini: «Fermate la Paladina-Sedrina, distruggerebbe il Parco dei Colli di Bergamo»

Una residente spiega come, secondo lei, la strada porterà solo più traffico, facendo fuggire gli animali e aumentando l'inquinamento

L’appello a sindaci e cittadini: «Fermate la Paladina-Sedrina, distruggerebbe il Parco dei Colli di Bergamo»

Riportiamo di seguito una lettera, inviata oggi (mercoledì 19 novembre) al nostro giornale, da parte di una cittadina preoccupata per la costruzione del terzo lotto della tangenziale sud (la Paladina-Sedrina) nel Parco dei Colli di Bergamo:

Il progetto devasterebbe il Parco, che non avrebbe più senso di esistere, come ben afferma il presidente Oscar Locatelli. Ho appreso con angoscia gli aggiornamenti sull’approvazione definitiva, da parte di Regione Lombardia, di quello che rappresenterebbe un vero e proprio scempio, se messo in atto.

Amo la Natura ed i suoi animali e mi è dolce il ricordo del vissuto dei nostri avi: è in loro memoria e con la mente rivolta ai posteri che riporto alla luce ciò che recita l’ articolo 9 della Costituzione italiana: “La Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità, gli ecosistemi, anche nell’ interesse delle future generazioni”.

«Il progetto devasterebbe il territorio»

Ciò non dovrebbe essere soltanto un principio scritto ma una scelta etica di ogni individuo, come quella di preservare il Parco dei Colli ed affidarlo ai figli del domani […]. La tangenziale sud apporterebbe gravi conseguenze, nuocendo alla biodiversità, come l’allontanamento o morte della fauna e flora selvatica e l’aumento dell’inquinamento atmosferico.

La variante si staglierebbe a Nord partendo dalla piana di Valbrembo, scomponendosi durante il suo percorso in gallerie, spianate di colline e trincee, rovinando la piana di Sorisole, la Brughiera, bucando il Canto Alto e cementificando la bellissima e fatata Valle del Giongo. A tal proposito, è bene ricordare il fallimento, purtroppo ben dimostrabile, del secondo lotto della tangenziale, la cui trincea spesso si allaga per le piogge.

Questo poiché il progetto, troppo datato, non ha tenuto conto correttamente dell’ idrogeologia del suolo, andando a creare ulteriori code di automobili e disagi, per quello stesso traffico che avrebbe dovuto aiutare a risolvere e smaltire.

La petizione contro la tangenziale

Lo stesso discorso si ripeterebbe per l’ ultimo e terzo lotto, che il Comitato “Salviamo il Parco dei Colli”, coi suoi numerosi volontari, sta saggiamente contrastando, promuovendo una petizione, che è possibile firmare su Change.org. Oltretutto, trattandosi di un progetto molto dispendioso, c’è il forte rischio che i lavori vengano sì iniziati, ma che poi non possano essere portati a termine, sia per mancanza di ulteriori futuri finanziamenti, sia a causa dei limitati termini temporali prestabiliti accordati dalla norma, ovvero sei anni […].

Persino persone lontane, che conoscono la zona, si sono attivate a difesa del territorio bergamasco, a loro molto caro. Miei cugini italo-americani, originari di Sorisole, si sono attivati, sostenendo la petizione.

L’appello ai sindaci

[…] Eppure le alternative alla costruzione del terzo lotto non mancherebbero: prolungare la linea tramviaria T2, con la costruzione di altre linee che giungano in Valle Brembana; adibire l’esistente ferrovia anche al trasporto merci; il raddoppio della provinciale già esistente che collega Curno a Villa d’Almé o la costruzione di una bretella che, da Ponteranica, si ricolleghi alla Via Ponte Regina di Almé e agli Almenni.

Mi rivolgo ai sindaci dei Comuni coinvolti dal progetto e a Elena Carnevali perché chiedano chiarezza e promuovano il confronto con i cittadini che, queste terre, le abitano. Infine, mi rivolgo alla coscienza di ognuno di Voi lettori e di chi questo progetto lo ha voluto affinché, nei ragionamenti e nelle decisioni da prendere, possa prevalere il buonsenso: il semplice, ma saggio e salutare, buonsenso.