Commenti su: L'appello di Giancarlo Moioli, che vive tra Nembro e Alzano: «Serve più cura dei boschi»

Elena

I boschi vanno tagliati, le piante sono altissime, causano danni e non lasciano respirare le piante che invece hanno bisogno di luce e per questo vanno a ricercarla in sempre più in alto. I sentieri sono impraticabili altro che disboscamento! Tra 10 anni non avremo più prati, il bosco avanza. E fosse almeno un bel bosco! Ma quelli che dovrebbero salvaguardare il verde, sanno di cosa ha bisogno una pianta? Sono entrati in un bosco qualche volta? Nel 1977 ha fatto scalpore perché è stato un fatto eccezionale, ora succede ogni volta che piove. I fiumi e i torrenti straripano perché i loro letti non possono essere toccati, altrimenti "roviniamo l'ecosistema"! Ma svegliamoci, perché l'epoca degli hippy è terminata da un po'!

Francesco Giuseppe

Se era già successo nel '77, vuol dire che ogni tanto capita, non è colpa di nessun cambiamento climatico. È vero invece che i boschi sono diventate delle jungle piene di tutto. Nessuno se ne cura, come dei prati che a loro volta, diventano jungle da Tarzan, con piante marce, soffocate da rampicanti parassiti, con sentieri sempre più inagibili. Nessuno tagli più l'erba, se qualcuno chiede di tagliare una pianta pericolante, viene tacciato di essere contro la natura, e questi sono poi gli effetti. Il bosco è una entità curata, manutenuta, con adeguati spazi tra gli alberi, altrimenti, come scritto, diventa una jungla che fa quello che vuole e distrugge il lavoro degli uomini. Anche gli uomini sono parte del mondo e della natura e hanno tutti i diritti di difendersi dalla stessa e di utilizzarla. Altro che multare chi taglia una pianta secca o realizza un muretto per evitare frane...

Matteo

Come si fa a parlare di aumento dell'intensità delle precipitazioni dopo che si è detto che era già successo nel 1977?

Michele

È sempre e solo un problema di soldi 💰