L'assessora Messina: «È fondamentale aiutare le realtà che promuovono lo sport»
«L’agonismo è solo la punta dell’iceberg. Dobbiamo pensare anche alle discipline per ragazzini, anziani, disabili». I tanti progetti aperti per il 2025

di Paolo Aresi
Avremo una doppia piscina coperta, all’Italcementi: la seconda grande vasca olimpionica prenderà il posto della gloriosa palestra dove in questi sessant’anni si è svolta buona parte dello sport bergamasco, in particolare per quanto riguarda la pallacanestro.
La scelta di eliminare la palestra per ospitare la seconda grande vasca è stata presa dall’Amministrazione comunale nello scorso mandato, è stata una delle ultime decisioni della giunta Gori. L’assessora Marcella Messina è tra gli elementi di continuità: faceva parte di quella amministrazione ed è stata confermata nell’attuale della sindaca Elena Carnevali. Con in più la delega allo Sport.
L’assessora parla nello studio di Palazzo Frizzoni dedicato al sindaco Giorgio Zaccarelli.
Lei era ed è assessora ai Servizi sociali, con la nuova giunta si occupa anche di Sport. Come si trova?
«Bene, anche se è un impegno forte. Dico bene perché secondo me l’aspetto della socialità non è lontano da quello sportivo. Lo sport è un elemento di integrazione fra le persone, fra le classi sociali, fra le diverse provenienze. E rappresenta un fattore di educazione importante. In questo senso è un veicolo di cultura, la nostra cultura che alla base possiede valori ben precisi: il sacrificio, il dare il meglio di se stessi, il lavorare in squadra per arrivare a un risultato. Il rispetto dei compagni e degli avversari. La collaborazione. E tanto d’altro. È lo sport di base, è lo sport dei ragazzini così come è anche lo sport delle persone disabili, degli anziani che in questo modo si tengono in forma... Insomma, lo sport agonistico di alto livello è soltanto la punta, la cima di una grande montagna che sta sotto».
Quindi lei vuole impegnarsi in particolare in questa direzione.
«Sì, è fondamentale aiutare le tante polisportive, oratori, associazioni che sul nostro territorio promuovono lo sport, fanno lo sport. E hanno bisogno di aiuto, di pubblicità, di strutture, di palestre...».
Anche di piscine.
«Sì, certamente. L’idea di raddoppiare l’impianto coperto viene proprio dalle esigenze delle società sportive e delle associazioni che affrontano il nuoto e gli sport correlati a diversi livelli. Se ne sentiva fortemente il bisogno».
Ma eliminare la palestra creerà ulteriori problemi.
«Le società che la utilizzavano verranno dirottate su altri impianti (...)