L’aurora boreale è tornata a far visita all’Italia, Bergamasca compresa, nella notte fra l’11 e il 12 novembre. Complice la recente tempesta geomagnetica, classificata G4, che ha inondato la Terra con particelle cariche che hanno dato vita a un fenomeno difficile da osservare alle nostre latitudini.
L’evento potrebbe ripetersi anche questa notte
Il cielo si è illuminato di rosso e viola poco prima dell’alba, attorno alle 4 del mattino, catturato dall’occhio attento di alcune webcam: in particolare, quella del Monte Pora (1.880 metri di altitudine) e del Canto Alto (1.146 metri di altezza), che già in passato avevano immortalato l’incredibile fenomeno.
A dire il vero, non si tratta di aurora boreale vera e propria, bensì di Sar, ovvero Stable Auroral Red: sempre generati da intense attività solari, si tratta di eventi molto simili ma che differiscono dalle tipiche aurore originarie dei Paesi del Nord, oltre che nei colori (prevalentemente rosse e viola anziché verdi), anche nella loro origine.
Non per questo sono meno spettacolari. Anzi: poterli osservare a questa latitudine è un fenomeno comunque molto raro. La tempesta geomagnetica che ha dato origine allo spettacolo della scorsa notte, definita dagli esperti “Cme cannibale” potrebbe estendersi anche alla prossima notte. E così, lo spettacolo dell’aurora potrebbe ripetersi anche fra il 12 e il 13 novembre, ipoteticamente tra le 21 e l’1.
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L'aurora vista dal Canto Alto
L'aurora vista dal Monte Pora
Era già stata avvistata l’anno scorso
L’aurora boreale si era già vista in Bergamasca. Era accaduto fra il 10 e l’11 maggio 2024, e poi ancora nella sera del 10 ottobre dello stesso anno. Anche in quelle occasioni, tante persone erano riuscite a osservarla con i propri occhi: il consiglio per poterla vedere al meglio è di recarsi in luoghi lontani da fonti luminose artificiali.