L'aviosuperficie di Costa Volpino deve chiudere, ma i frequentatori si oppongono

A Costa Volpino l'aviosuperficie fa troppo rumore e così, secondo quanto dettato dal Piano di zonizzazione acustica redatto dal Comune e approvato ad aprile, dovrà chiudere ed essere smantellata.

Ma la associazione Iseo Lake Airfield non ci sta: «Non è solo un luogo magnifico tra il verde delle montagne e il blu del lago, è un presidio di sicurezza volo e di protezione civile. È un simbolo di inclusione per tutti noi. Sei anni fa, l'Amministrazioine di Costa Volpino gioiva per la grande opportunità offerta con l'apertura dell'Avio superficie. Oggi tutto è cambiato ed è cominciato un braccio di ferro che non promette nulla di buono».

Questo è quanto si legge nell'incipit della petizione condivisa dal gruppo sulla piattaforma Change.org.

L'importanza dell'aviosuperficie

Viene aggiunto: «Vogliamo per fare pressione sull'Amministrazione di Costa Volpino, creare un tavolo condiviso e fare chiarezza per trovare un percorso che dia speranza a un futuro già disegnato non solo per lo sviluppo turistico dell'area, ma anche per garantire alla popolazione della Valle Camonica e del lago la sicurezza».

Infatti nella petizione si legge: «L'Aviosuperficie riveste un ruolo vitale nel fornire servizi di sicurezza volo e protezione civile, contribuendo alla sicurezza della nostra comunità. La sua importanza non può essere sottovalutata. Secondo l'istituto nazionale di Statistica, le infrastrutture di volo come questa sono fondamentali per garantire la sicurezza del volo e fornire risposte tempestive in caso di emergenze».

«Piloti italiani e stranieri»

Intanto, sono arrivate a 1.600 le firme raccolte tramite la piattaforma online: «Difendiamo l'Aviosuperficie di Costa Volpino, per la sicurezza di volo, la protezione civile e l'inclusione a favore di tutti gli amanti del volo, declinato in ogni sua forma. Se sei un pilota, italiano o europeo, un appassionato di volo, o hai partecipato alle nostre feste solidali Firma questa petizione e supporta la nostra lotta per la sopravvivenza dell'Aviosuperficie del Lago di Iseo, unico punto sicuro di atterraggio nell'area per piloti italiani e stranieri, in particolare provenienti dalla Germania».