Lavori al Villaggio degli Sposi, via Grossi chiusa e il traffico va in tilt: code e auto contromano
Il cantiere nella strada - tra le poche rimaste nel quartiere a doppio senso - costringe a usare solo via per Curnasco, che col semaforo crea diversi problemi
di Camilla Amendola
I lavori in via Tommaso Grossi, al Villaggio degli Sposi a Bergamo, stanno creando non pochi problemi ai residenti - e non solo -. Da lunedì 19 febbraio è stato aperto il cantiere per l’estensione della rete di teleriscaldamento di Bergamo, per la posa della nuova tubazione e dell’acquedotto di cui si occuperà Uniacque. I lavori dureranno sessanta giorni, anche se via Tommaso Grossi dovrebbe rimanere inaccessibile "solo" fino al 4 marzo. Doveroso l’uso delle virgolette, perché non v'è alcuna certezza e i problemi che intanto i cittadini stanno riscontrando sono molteplici.
Da diversi anni ormai, nel quartiere la gran parte delle vie sono state rese a senso unico e questo significa che muoversi in macchina da un punto all’altro del Villaggio è diventato sempre più complicato. Via Tommaso Grossi, però, è una delle due sole strade a doppio senso di marcia presenti nel quartiere. Il secondo percorso possibile è attraverso l’altra via a doppio senso di marcia, ovvero via per Curnasco, che collega il rondò di Treviolo a via Moroni.
In fondo a questa via, per immettersi sulla provinciale c’è un semaforo che è impostato in modo per cui il verde per le macchine che escono da via per Curnasco duri una manciata di secondi, permettendo l'immissione di circa due autovetture a volta. Ovviamente, ora che via Tommaso Grossi è chiusa per lavori, è praticamente obbligatorio passare per via per Curnasco. E questo è diventato un problema: la coda - causa semaforo - è così lunga da intasare addirittura il rondò di Treviolo negli orari di punta.
I cittadini, un po’ perché frustrati dalla situazione, un po’ perché si perdono nel groviglio di sensi unici, spesso finiscono per percorrere le vie del quartiere in contromano pur di non passare mezz’ora in coda al semaforo. Va da sé che questo mette in pericolo i guidatori e i soprattutto pedoni. Ieri (giovedì 22 febbraio), per esempio, diversi cittadini sono passati da via delle Cave per accedere a via Guerrazzi (che sbuca direttamente su via Moroni, zona Bas), ma quella strada, per un tratto, non consente il doppio senso di marcia. Un cittadino, preoccupato che si potessero verificare incidenti, si è dapprima messo di fianco al cartello di divieto d’accesso chiedendo agli automobilisti di non compiere quella manovra pericolosa e, successivamente, ha chiamato la polizia locale, che ha messo la volante di traverso in modo da evitare l’accesso.
Altri cittadini, invece, hanno contattato le forze dell’ordine e anche l’assessore alla Mobilità, Stefano Zenoni, e la segreteria del Comune per chiedere che un vigile venga destinato alla gestione del traffico dell’incrocio almeno nelle ore più trafficate o che, quanto meno, il famigerato semaforo venga ricalibrato in modo tale che il verde resti per più tempo e permetta il passaggio di più macchine.
F. P., residente al Villaggio, lamenta: «Sarebbe stato troppo intelligente modificare la viabilità in modo temporaneo… Invece chi deve recarsi a scuola deve fare un giro assurdo, generando un’enorme quantità di inquinamento anche. Tra l’altro, ritengo il senso unico di via delle Cave senza senso, visto che a due metri c’è la strada che costeggia il campo sportivo che è percorribile». Diversi genitori hanno invece spiegato come, per portare i figli a scuola - operazione che solitamente richiede una manciata di minuti -, abbiano dovuto passare almeno venti minuti in auto. Altri cittadini ancora hanno manifestato preoccupazione per l'eventuale passaggio dei mezzi di soccorso: «Se un’ambulanza avesse fretta di arrivare in ospedale in orario di punta, troverebbe uno sbarramento in via Tommaso Grossi e un muro di macchine in via per Curnasco. Cosa dovrebbe fare? Andare in contromano rischiando di causare un ulteriore danno o fare la coda?».
Ovviamente, questo problema non riguarda solo i cittadini, ma anche i mezzi di traposto pubblico, che hanno percorso più volte le vie del quartiere in contromano pur di provare a rispettare le tratte e gli orari stabiliti. Insomma, l'impressione è che vada fatta qualche modifica, perché arrivare così al 4 marzo appare complicato.
Gentaglia strapagata che dovrebbe dimettersi immediatamente, bravi a Dar lavoro a imprese e fregandosene dei cittadini.
Già che parliamo di Redona, non dimentichiamo il nuovo assetto di via Gusmini e via Pellico. Ha eliminato praticamente ogni possibilità di sosta, in una zona dove già non si trova più un posto. L'intenzione è evidentemente quella di impedire a chi arriva dai paesi appena fuori Bergamo di lasciare lì l'auto per prendere il tram pagando il biglietto/abbonamento urbano. Non ditemi che il parcheggio di corrispondenza c'è già, vicino alla fermata del tram, perché è cosi piccolo che è sempre pieno delle auto di chi abita nei palazzi li vicini. Io non riesco mai trovare un posto, a nessuna ora di nessun giorno, neanche al sabato e alla domenica!
Buonasera, chi ha firmato l'ordinanza viabilistica di chiusura di via Grossi ha fatto una grande caxxata, non aveva neanche idea di come scorre il traffico veicolare nella zona, dopo 48 ore continuano a non apportare nessuna modifica sono semplicemente dei presuntuosi. Vergognatevi
Basterebbe rivedere temporaneamente il senso unico di via delle Cave, più semplice di così!!!! Urbanistica gestita da persone ottuse e incapaci di trovare soluzioni!
Il traffico va in tilt anche a Redona per l'ennesima volta, dopo aver tolto 10 posti auto per una pista ciclabile che nessuno usa (progettata e realizzata con parti anatomiche distanti dal cervello) di via Don Guanella, utili ai residenti, agli utilizzatori del campo di calcio ed agli utenti del don Orione, adesso lavorano proprio sulla via don Orione, togliendo, si spera temporaneamente, tutti i posti auto per i relativi utenti che si riversano nel piccolo parcheggio e nei pochi posti della via don Guanella. intasandola con manovre varie e bloccando il traffico della zona. Ovvio che agli assessori e al sindaco non interessa la vita della gente se non va in bici e monopattino, di cui sono pieni i marciapiedi, ma almeno un po' di programmazione.... Odiatori seriali di chi lavora.