Lavori per il raddoppio a Curno, Regione: «Perché il Comune non accetta 12 milioni da Rfi?»
La assessora regionale Terzi apre a un possibile finanziamento integrale del sottopasso di via Roma. Carullo: «Non si può bloccare tutto per un parere contabile»

di Monica Sorti
C’è soddisfazione per l’assemblea promossa da Obiettivo Curno, che si è tenuta sabato 14 giugno. Tanti gli ospiti presenti, a partire dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi, che ha dato il punto di vista di Regione Lombardia sul raddoppio ferroviario.
«Ha fatto un excursus sulle passate interlocuzioni, rimarcando l’impegno da parte della Regione per trovare una soluzione al problema», dichiara il consigliere Paolo Carullo, che ha moderato l’incontro.
«Terzi è rimasta meravigliata dalla posizione del Comune in merito alla rinuncia, per problemi contabili, ad accettare i 12 milioni di euro che Rfi darebbe per finanziare il sottopasso. A detta sua, sentiti anche pareri autorevoli di vari enti, quel tipo di operazione è fattibile, è già stata fatta in altre realtà simili e ritiene che, per quel tipo di attività, Rfi possa a tutti gli effetti essere considerata un ente pubblico».
Ricordiamo che per via Roma è prevista l’eliminazione del passaggio a livello e la costruzione di un sottopasso pedonale, nelle intenzioni di Rfi, o carrabile a una corsia, come chiede invece l’amministrazione. Tanto che il progetto di Rfi è stato impugnato dalla giunta con un ricorso al Tar e ora il Tribunale amministrativo di Brescia ha intimato alle parti di trovare un accordo entro il 15 ottobre.
Secondo Obiettivo Curno non sarebbe giustificabile bloccare il tutto semplicemente per il parere dell’ufficio ragioneria, mentre una decisione di tale importanza dovrebbe configurarsi più come una scelta politica.
«È una cosa che ci lascia molto perplessi - dice ancora Carullo -. Terzi ha aggiunto inoltre un altro particolare, ossia che Rfi sarebbe disponibile anche a finanziare interamente l’opera in un’unica soluzione e non a stato di avanzamento lavori». Il motivo dell’invito all’assessore è stato di capire quale sia il punto di vista di Regione Lombardia su questo tema. «Ho specificato che noi, come gruppo di minoranza, stiamo collaborando con l’amministrazione e Terzi ci ha garantito il suo supporto per trovare una soluzione accettabile».
Uno dei problemi da superare è che Rfi basa il suo progetto sulla considerazione che via Roma sia una via nuova. (...)
Perche' ne vuole venti