L'interpellanza

Piscine Italcementi, Bianchi (FdI): «Lavori slittati perché mancano le autorizzazioni»

Gli interventi, del costo di 80 milioni di euro, si baserebbero su un progetto che per il consigliere non presenta ancora i pareri di diversi enti

Piscine Italcementi, Bianchi (FdI): «Lavori slittati perché mancano le autorizzazioni»
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Proprio la scorsa giornata era arrivato l'annuncio, da parte del Comune di Bergamo, che dopo un incontro con le associazioni sportive il centro sportivo Italcementi sarebbe aperto per tutta la stagione 2024-2025, quindi fino al 31 maggio dell'anno prossimo, per permettere lo svolgimento delle attività.

Ma secondo un'interpellanza in Consiglio comunale, presentata oggi (sabato 27 luglio) da Filippo Bianchi (FdI), i lavori nella struttura sarebbero slittati anche perché privi delle necessarie autorizzazioni: nell'impossibilità quindi di ottenerli in tempo per far partire il cantiere entro i tempi prestabiliti, si sarebbe deciso di far slittare il tutto.

Per Bianchi mancano le autorizzazioni

Nell'interpellanza, il consigliere d'opposizione ha ripercorso l'iter burocratico finora seguito per arrivare al progetto di partenariato pubblico-privato, spiegando che il 5 e 6 dicembre era partita la convocazione della Conferenza dei servizi per discutere la questione, riguardante il partenariato e, nel dettaglio, sia i lavori di riqualificazione, che il finanziamento e la manutenzione, per una gestione del centro sportivo nei prossimi vent'anni e una cessione del diritto di superficie per 33 anni al soggetto finanziatore.

Il 20 dicembre 2023, si era poi in effetti validato il Pfte (progetto di fattibilità tecnica ed economica), ma nel verbale del successivo 15 gennaio si evidenziava la mancanza dei pareri fondamentali di vari enti e dipartimenti, tra cui il Consorzio di bonifica, Ats, Atb, A2A, Aprica, varie società di telecomunicazioni per telefonia e connessioni internet, Vigili del fuoco e vari uffici del Comune.

La Commissione dei servizi aveva comunque dato il via libera con la prescrizione che il progetto esecutivo venisse adeguato alle osservazioni dei vari organi da consultare, ma mancherebbero ancora una serie di autorizzazioni, tra cui quella paesaggistica, del Coni e dell'Enac. Il primo febbraio 2024, nonostante per Bianchi il progetto non presentasse una serie di pareri favorevoli fondamentali, l'Amministrazione aveva validato il Pfte.

Il progetto non sarebbe a norma

«L'appalto non ha i requisiti di legge, né tecnici né economico-finanziari, in quanto basato su un Pfte mancante di pareri essenziali, che non potevano essere rinviati alla successiva fase di progettazione esecutiva - ha spiegato Bianchi -. Per motivi di scadenza di mandato della precedente Giunta si è deciso di dare comunque corso all'appalto, sulla scorta di una gara che si fonda su un documento senza i requisiti fondamentali di legge. Sia il Comune che i soggetti privati coinvolti si trovano esposti a rischi, legati all'incertezza dei termini e delle modalità di rilascio delle autorizzazioni».

L'inizio dei lavori, per il consigliere meloniano, sarebbe slittato a giugno 2025 perché non vi sarebbero i tempi necessari per ottenere tutte le autorizzazioni mancanti entro l'inizio dell'anno. Si tratta di un intervento di oltre ottanta milioni di euro e sarebbero mancanti i pareri di oltre venti enti. Inoltre, Uniacque si sarebbe espressa evidenziando la totale mancanza di un impianto idraulico all'interno del Pfte, nonostante il progetto riguardi la realizzazione di importanti piscine.

«La Giunta - ha concluso Bianchi - si rivolga all'avvocatura comunale per un parere sulla necessità di optare per l'autotutela, in modo da poter esperire il necessario iter amministrativo ed una nuova gara d'appalto».

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