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Le case Aler di via Celadina tra abbandono e degrado: «È normale vivere tra sporcizia, disordine e muffa?»

Buchi nei muri, infiltrazioni, tubi rotti e umidità ovunque si aggiungono ad auto abbandonate e finestre rotte. La risposta dell'Azienda: «Già intervenuti, al lavoro per la manutenzione»

Le case Aler di via Celadina tra abbandono e degrado: «È normale vivere tra sporcizia, disordine e muffa?»

Buchi nei muri, infiltrazioni d’acqua, tubi rotti, umidità ovunque, abbandono e degrado. È il quadro desolante che viene dipinto da un inquilino delle case Aler di via Celadina a Bergamo, che in una segnalazione inviata ieri (lunedì 27 ottobre) al nostro giornale descrive nei dettagli una situazione che, evidentemente, ormai è diventata molto difficile da sostenere.

Infiltrazioni, tubi rotti e mura marce

«Sono stanco di buttare i tanti soldi in spese condominiali in cosa, non si sa – ha commentato -. A parte l’illuminazione di qualche palo e plafoniera a led, come potete vedere dalle foto (presenti nell’articolo, ndr), non vi è alcuna manutenzione degli stabili». Il residente lamenta nello specifico la mancanza, in molte parti, dell’intonaco da oltre cinque anni, mentre le scale non verrebbero pulite da quasi uno. Le grondaie sono rotte, «sicuramente piene di detriti» e riverserebbero acqua all’interno dei palazzi.

Il resoconto, però, non finisce qui: riporta di tetti sfondati e tegole rotte, che filtrano l’acqua nelle scale dei palazzi. Da novembre 2024, inoltre, nella palazzina numero 21 vi sarebbe una vistosa e continua perdita di acqua, denunciata svariate volte da più persone. «Gli inquilini hanno mura marce e piene di muffa: addirittura una ragazza, che vive da sola, ha da tre settimane un buco nel muro, dove si vede bene parte del mobile della cucina».

Oltre all’acqua nei muri, il problema sarebbe pure il freddo dell’ormai sopraggiunta stagione autunnale e della notte. «Tutto per un tubo dell’acqua che l’Amministrazione, la quale dovrebbe gestire il condominio, non vuole mettere a posto, continuando a fare orecchie da mercante e a far rimbalzare responsabilità, perché ovviamente non ci abitano loro».

C’è anche la finestra rotta di un appartamento abbandonato, dove a inizio anno si è consumata un’aggressione, finita tra l’altro all’attenzione delle cronache. «Per puro caso non è finita in omicidio tra occupanti spacciatori, che abusavano del luogo da anni».

Allo scenario poco edificante si aggiungono un’auto e delle recinzioni distrutte da un albero, caduto quattro mesi fa, e varie macchine che risulterebbero abbandonate da decenni. «Secondo voi è normale nella cosiddetta “città con la migliore qualità della vita” vivere così, vedersi case rovinate e donne e bambini tra sporcizia e disordine, a respirare muffa?».

Aler: «Al lavoro per manutenzione»

Da Aler, contattata per avere delucidazioni sulla vicenda, è arrivata la risposta del presidente Corrado Zambelli: «Siamo a conoscenza della segnalazione relativa agli stabili di via Celadina e posso confermare che il problema indicato è stato risolto lo scorso 22 ottobre – ha spiegato -. Lo stabile è seguito da un amministratore che, con il supporto di Aler, sta lavorando alla definizione di un piano di manutenzione pluriennale per la riqualificazione complessiva dell’edificio. Continueremo a monitorare la situazione con attenzione, nell’interesse degli inquilini».