Dubbi sulla Qatar Foundation

Le (ennesime) preoccupazioni della Lega sul progetto di una moschea a Bergamo

Ribolla ha presentato un'interrogazione urgente per chiedere chiarimenti sull'iniziativa del Centro culturale islamico di via Cenisio

Le (ennesime) preoccupazioni della Lega sul progetto di una moschea a Bergamo
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Il consigliere comunale della Lega Alberto Ribolla ha presentato nella giornata di oggi (lunedì 21 novembre) un’interrogazione urgente in merito alle recenti novità circa la possibile costruzione di una moschea a Bergamo.

Nel documento, l'esponente cittadino del Carroccio chiede conto delle intenzioni manifestate dalla comunità islamica, dell’area in cui si vorrebbe realizzare la struttura e ha espresso forti dubbi rispetto alla natura della Qatar Foundation, associazione che finanzierebbe il progetto, ritenuta da Ribolla a rischio integralismo islamico.

Il Centro culturale islamico di via Cenisio a Bergamo

Il responsabile del centro islamico Mohamed Saleh, infatti, avrebbe comunicato nella giornata di ieri, nel corso dell’assemblea tenutasi nella struttura comunale di San Sisto in Colognola, la disponibilità della fondazione a trasmettere le risorse economiche per la costruzione dell’edificio. «La moschea sarebbe finanziata con fondi provenienti dal Qatar, Stato da sempre considerato vicino all’estremismo islamico e che, anche alla recente inaugurazione dei Mondali di Calcio, ha invitato a parlare un predicatore islamico estremista, suscitando sdegno ed irritazione», ha scritto Ribolla nel documento.

«Già nel recente passato - ha poi continuato il consigliere leghista - la comunità islamica aveva tentato di costruire una nuova moschea in città, con uno strascico di vicenda giudiziarie tutte interne alla comunità stessa. A oggi né i consiglieri comunali, né tantomeno i cittadini, sono a conoscenza di tali progetti».

Da parte del centro islamico, l’intenzione sarebbe quella di realizzare una sorta di “oratorio”, con un luogo di culto ma anche dei campi da gioco, una libreria e dei parcheggi a disposizione dei frequentatori. Saleh ha spiegato che sarebbero stati presi in considerazione alcuni luoghi fuori dal centro abitato, per non urtare la sensibilità dei residenti. Inoltre, pur avendo avuto il via libera per i fondi, occorrerebbe del denaro subito per siglare nuovi accordi per gli stabili, per cui avrebbe invitato i fedeli a effettuare delle donazioni.

Nel corso dell’assemblea è stata anche ufficializzata la nomina a presidente del centro culturale islamico di Mohamed Loai Kudsi, che ha confermato la disponibilità dei donatori esteri a finanziare l’operazione.

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