Edilizia popolare

Le spese condominiali non pagate? Le pagherà il Comune di Caravaggio (che poi le recupererà)

L'Amministrazione è intervenuta per evitare che si tagliassero le forniture di gas allo stabile di via San Rocco a Masano

Le spese condominiali non pagate? Le pagherà il Comune di Caravaggio (che poi le recupererà)
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Il Comune di Caravaggio dovrà pagare oltre quattromila euro di spese condominiali, non pagate da alcuni inquilini morosi delle case popolari. Il fatto riguarda lo stabile di via San Rocco nella frazione di Masano, di cui la città è proprietaria di alcuni appartamenti per l’edilizia sociale.

La situazione, come riportato da PrimaTreviglio, non è nuova, né è la prima volta che sono le casse comunali a doversi accollare le spese di competenza degli inquilini locatari. Dopo un primo versamento da seimila euro, deliberato ad aprile scorso per lo stesso motivo, pochi giorni prima di Ferragosto l’Ufficio tecnico ha stanziato altri quattromila e 444 euro, per sanare il debito accumulato da svariate famiglie nel condominio masanese.

La scelta per evitare problema sociale

Non certo per pura filantropia, specifica il sindaco Claudio Bolandrini, ma per scongiurare un pericoloso e potenzialmente costoso problema sociale.
A sollevare nuovamente il problema, a metà giugno, è stato l’amministratore Mario Uberti, che ha scritto al Comune sollecitandolo, come obbligato in solido, a pagare le spese delle famiglie morose.

A preoccupare è soprattutto il conto del riscaldamento (centralizzato): le casse del condominio, non rimpinguate dai versamenti degli inquilini, si sono velocemente prosciugate. Il rischio, non troppo remoto, è il taglio delle forniture di gas, che avrebbero lasciato prive di acqua sanitaria (e di riscaldamento, in vista dell’inverno) tutte le famiglie del condominio. Comprese quelle che invece, regolarmente, pagano la propria quota di spese fisse. Considerato che nello stabile vivono anche diversi minorenni, per il Comune non c’era altra scelta se non intervenire.

«Avremmo rischiato di avere minori da ricollocare in strutture diverse, con tutte le complicazioni e i costi del caso - precisa il sindaco Bolandrini -. Da qui la scelta, obbligata, di intervenire anticipando le spese. Certamente, come già accaduto in passato, cercheremo poi di recuperare le somme versate con appositi piani di rientro».

L'anticipo sarà recuperato

Una prospettiva certamente non semplice, ma che a Caravaggio ha già funzionato in passato. Un problema simile si era verificato a Vidalengo, mesi fa, e le somme anticipate dal Comune sono poi state recuperate. In altri casi, invece, l’Amministrazione comunale ha dovuto optare per soluzioni legali più drastiche, falliti tutti i tentativi di conciliazione: si era arrivati anche all’ordine di sfratto esecutivo, nei casi di morosità «colpevole». Nel caso specifico di Masano, per ora il Comune si è limitato a pagare, anticipando però che verranno attivate le procedure di recupero del credito dagli inquilini morosi.

Il dibattito sulle case popolari

Intanto, il caso riaccende i riflettori sul tema della gestione delle case popolari nella Bassa, al centro di un dibattito in seno all’assemblea dei sindaci dell’Ambito di Treviglio che prosegue da alcuni mesi. Dal momento in cui l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica avviene sulla base di una graduatoria d’Ambito, e non più soltanto comunale, il tema è come regolarsi con la gestione e il pagamento delle spese condominiali in caso di morosità da parte di famiglie provenienti da Comuni diversi da quelli in cui si trova l’alloggio assegnato dall’Ambito.

Il paradosso infatti è che i Comuni che negli scorsi anni hanno investito e creduto nell’edilizia popolare per alleviare l’«emergenza casa» sul proprio territorio, ora si trovano a dover pagare anche le spese degli inquilini morosi provenienti da Comuni che invece non hanno appartamenti pubblici (ad esempio Fornovo San Giovanni), o ne hanno pochi rispetto alle esigenze del proprio tessuto sociale. Se ne riparlerà (forse) a settembre, alla ripresa delle attività dell’Assemblea.

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